La copertura assicurativa per la responsabilità civile verso i
terzi prevista dall'articolo 2054 del
Codice Civile (“il conducente
di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno
prodotto a persone o a cose dalla conduzione del veicolo [...]”) è
obbligatoria. Le compagnie assicurative che offrono questo servizio
nel nostro Paese (tra aziende propriamente Italiane ed estere
autorizzate) sono 68, come certificato dall'
Ivass (l'Istituto di
vigilanza del settore) ed il conducente/consumatore deve
destreggiarsi per trovare l'offerta con il premio migliore. Numerose
sono le variabili che concorrono alla sua determinazione quali: il
genere; l'età; la provincia e la regione di residenza. Nell'ultimo
bollettino statistico del 20 febbraio 2015, l'Ivass ha analizzato le
variazioni dei prezzi dei premi Rc-auto nel III trimestre 2014 e per
esempio da esso emerge che nella nostra provincia: quella di Monza e
Brianza, il costo medio registrato nel periodo è stato di 439,9 €
in diminuzione dello 0,2% sul trimestre precedente. Per cercare di
spuntare il miglior prezzo, i conducenti/consumatori (per lo meno
quelli digitalmente evoluti) consultano i famosi siti comparatori,
che sono proliferati come funghi nel panorama del sottobosco
internettiano. L'istituto di vigilanza ha recentemente pubblicato
un'
indagine condotta a Novembre 2014 su 6 siti comparativi:
Chiarezza.it;
Comparameglio.it;
Facile .it;
Segugio.it;
6sicuro.it e
Supermoney.eu ed ha evidenziato alcuni elementi di criticità. Sul
piano del conflitto di interesse è emerso che i siti comparano solo
(o prevalentemente) le imprese con cui hanno stipulato accordi e da
cui percepiscono provvigioni sui contratti stipulati attraverso la
loro intermediazione; infatti le società facenti capo alle pagine
web risultano iscritte, nella loro qualità di
Broker, al registro
unico degli intermediari assicurativi (RUI). Il modello di
comparazione è inoltre svolto esclusivamente sul prezzo del premio,
trascurando invece i contenuti delle polizze come i massimali, le
franchigie, le rivalse, le esclusioni ecc.. ed infine la trasparenza:
il consumatore non ha l'immediata percezione che l'attività svolta
dal comparatore sia di natura commerciale. Le conclusioni proposte
dall'Ivass evidenziano una positiva potenzialità dello strumento a
favore della concorrenza e dei possibili vantaggi per i consumatori a
patto che vengano adottate specifiche misure correttive definiti come
veri e propri interventi di Vigilanza. L'istituto ha chiesto di
adottare entro il 31 gennaio 2015 i seguenti accorgimenti (qui
riportati in sintesi): indicare in home page l'elenco delle imprese
di assicurazione con cui sono stipulati accordi di partnership;
indicare nell'output delle comparzioni le provvigioni corrisposte per
ogni offerta comparata e proposta; modificare la procedura di
raccolta del consenso per la privacy ed uniformare i messaggi
pubblicitari alla vigente normativa in materia di pubblicità
ingannevole. Più affidabile, imparziale e completo risulta essere
invece il preventivatore istituzionale predisposto dall'Ivass e
consultabile dal sito (
TuoPreventivatore). Trasparenza del mercato e consapevolezza del
consumatore sono, a mio avviso, caratteri indispensabili e
migliorativi per ogni fiduciosa transazione commerciale. Non esitare
a contattarci per ogni eventualità.