mercoledì 23 settembre 2009

Habitat clima 2009




Partecipiamo all'evento con banchetto espositivo e tra i relatori della conferenza del Venerdì.

venerdì 21 agosto 2009

Vacanza rovinata? Quali diritti a tutela del turista-consumatore. I casi Todomondo e MyAir

Le controversie con gli operatori turistici, sono la seconda causa, dopo quelle telefoniche, che porta i consumatori ai nostri sportelli e a cui prestiamo assistenza, tutela e consulenza, nell'attività che svolgiamo da quasi tre anni sul territorio brianzolo. Generalmente le dispute sorgono per inesatto adempimento contrattuale: servizi pubblicizzati come inclusi che si rivelano sul posto a pagamento (bevande, sport, attrezzature, visite guidate ecc...); alloggi inadeguati: meno spaziosi del previsto; sporchi; privi delle basilari condizioni igienico sanitarie. In altri casi i disagi sono arrecati dal vettore di trasporto: voli cancellati, in ritardo; overbooking. Spesso i Tour Operators scaricano le responsabilità sull'agenzia viaggi intermediaria, colpevole, a loro giudizio, d'insufficiente attività informativa. Dal canto loro i venditori si difendono restituendo le accuse al mittente. Le legittime richieste del turista danneggiato, sono così scaricate (come il famoso barile) tra i due soggetti e lasciate decadere per sfinimento. Alcuni operatori però, i più noti, assumono un diverso comportamento: riconoscono un minimo indennizzo: concedono buoni sconto da utilizzare per l'acquisto di nuovi pacchetti turistici, presenti tra le loro offerte.
I diritti previsti dagli articoli 82 e seguenti del D.Lgs. 206/2005 Codice del Consumo.
Nei primi articoli del capo dedicato ai servizi turistici si definiscono: l'ambito di applicazione: le disposizioni si applicano ai pacchetti turistici offerti in vendita o venduti sul territorio nazionale dall'organizzatore o dal venditore; i soggetti: l'organizzatore; il venditore; il consumatore, l'acquirente e l'oggetto: il pacchetto turistico. La forma contrattuale dev'essere scritta, gli elementi che tale accordo deve contenere sono: la destinazione; la durata del viaggio: data d'inizio e conclusione; estremi dell'operatore; prezzo ecc... L'informazione, l'opuscolo informativo. I successivi articoli (90 e seguenti) disciplinano i diritti del consumatore in caso di recesso o annullamento del servizio, mancato o inesatto adempimento. L'articolo 98 dispone le modalità di reclamo: ogni mancanza nell'esecuzione contrattuale dev'essere subito contestata dal consumatore, che può altresì spedire una raccomandata a/r entro 10 giorni lavorativi dalla data di rientro nel luogo di partenza. L'ultimo articolo di questo capo, il numero 100, istituisce un fondo di garanzia a tutela del consumatore in caso di fallimento del venditore o dell'organizzatore, concedendogli così il rimborso del prezzo versato.
Il caso Todomondo.
Il noto operatore on-line con sede nel comune di Gallarate (Va), ha cominciato a navigare in cattive acque dall'inizio dell'attuale stagione estiva. Numerosi clienti cominciavano a lamentarsi su blog e forum dedicati, dei rilevanti disagi e disservizi patiti nel corso delle vacanze acquistate. Verso la fine di luglio, sul sito ufficiale della società, compariva uno stringato comunicato, in cui s'informava la clientela che a causa della pessima gestione dell'amministratore delegato (Alessandro Scotti), l'impresa si trovava sull'orlo del fallimento e tutte le partenze programmate erano sospese. Attualmente il sito è stato sequestrato dalla Polizia di Stato. I turisti coinvolti nella vicenda possono presentare istanza di ammissione al fondo di garanzia per il turista, amministrato dal dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I documenti contrattuali e le ricevute di pagamento (una richiesta per ogni contratto) si devono spedire con raccomandata a/r in via della Ferrattella in Laterano, 51 – 00184 Roma. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Governo dove sono inoltre consultabili le istruzioni per la procedura e il fac-simile della domanda di ammissione.
Il regolamento CE 261/2004 e la Carta dei diritti del passeggero.Il regolamento CE 261/2004 ottimamente sintetizzato dalla Carta dei diritti del passeggero, redatta e pubblicata da Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile), giunta ormai alla sesta edizione, sancisce diritti per i passeggeri nel trasporto aereo. Le tutele si applicano ai voli in partenza da un aeroporto comunitario e a quelli con analoga destinazione anche se decollati da uno stato extra UE, qualora la compagnia sia comunitaria. Esse disciplinano i casi di negato imbarco, cancellazione del volo e ritardo prolungato, nonché problemi con i bagagli.
Negato imbarco (overbooking): il passeggero non viene imbarcato a causa dell'eccessivo numero di prenotazioni. Si fa l'appello ai volontari per verificare se ce ne siano disposti a cedere il proprio posto, diversamente il passeggero rimane a terra. Egli avrà diritto: al rimborso del biglietto; alla compensazione pecuniaria d'ammontare dipendente dalla distanza della tratta; alla riprotezione e all'assistenza.
Cancellazione del volo: i diritti prevedono il rimborso del biglietto; la riprotezione; l'assistenza e la compensazione pecuniaria. Quest'ultima non sarà dovuta se la compagnia prova che tale cancellazione, sia stata causata da eventi estranei alla sua responsabilità: avverse condizioni meteo; scioperi o altro e se il passeggero sia stato informato: almeno due settimane prima della partenza; in un periodo compreso tra le due settimane e sette giorni, se gli viene offerto un volo alternativo con decollo anticipato entro due ore dall'orario originario; meno di sette giorni se gli è proposta la partenza non più di un'ora prima del previsto.
Ritardo prolungato del volo: il diritto all'assistenza viene riconosciuto in base alla tratta, nel caso il ritardo raggiunga le cinque ore, il passeggero può rinunciare al volo.
La suddetta carta fornisce utili consigli anche per i casi di smarrimento o ritardata consegna dei bagagli. I reclami si possono inoltrare direttamente alla compagnia aerea, che dovrà rispondere entro sei settimane ed in seconda istanza all'Enac stesso. Nella nostra sede di via Correggio, 59 c/o la Casa del Volontariato sono disponibili, in libera distribuzione, alcune copie della Carta dei diritti del passeggero, che è anche consultabile sul sito ufficiale dell'ente. (guarda anche qui a fianco).
Il caso MyAir.L'Enac ha sospeso la licenza di esercizio alla compagnia Low-cost Veneziana, a causa dell'insufficiente flusso di cassa. Il vettore dovrà perciò attivarsi ed offrire le riprotezioni e le informative previste dalla legge, se vorrà risparmiarsi i rilevanti esborsi delle compensazioni pecuniarie.
Siamo a disposizione per ogni eventualità, riprenderemo l'attività di sportello Lunedì 7 settembre.
Grazie per l'attenzione e ciao.
Raul Goffo - Confconsumatori Brianza.

L'immagine del Bombardier di MyAir è tratta dal sito della compagnia (flotta), se viola qualche copyright segnalatecelo con e-mail provvederemo all'immediata rimozione. La prima foto è mia, scattata sul Gargano Puglia. Il filmato è da you Tube.

lunedì 13 luglio 2009

I consumi ed il credito

Il 18 febbraio 2009 si è svolto, nella sala convegni di Palazzo Mezzanotte a Milano, il seminario: i consumi ed il credito, il parere di vessatorietà sulle condizioni generali dei contratti di credito al consumo tramite le carte revolving, organizzato dalla Camera di Commercio di Milano (CCIAA).
Sergio Rossi (dirigente area sviluppo del territorio e del mercato CCIAA): il credito al consumo è un importante volano per l'economia, consente ad alcuni soggetti economicamente deboli di acquistare beni che altrimenti non potrebbero permettersi. Il servizio di armonizzazione del mercato delle Camere di Commercio, ha la funzione di creare i presupposti per un mercato sicuro e trasparente, mediante strumenti consultivi: i pareri sulla vessatorietà delle clausole contrattuali presenti nei diversi rapporti commerciali: mediazioni immobiliari; viaggio; multiproprietà; gas; telefonia; assicurazioni; energia elettrica; accesso a internet con banda larga e strumenti di controllo. I pareri sono redatti e pubblicati con l'auspicio che vengano accolti dagli operatori di settore.
Paolo Guggioli (Presidente Ordine Avvocati di Milano): in questi anni abbiamo assistito ad una progressiva crescita della sensibilità dimostrata alla tutela del consumatore, basti ricordare l'attenzione al tema rivolta dal legislatore con l'approvazione del Codice del Consumo. Quest'importante decreto legislativo ha armonizzato in 146 articoli (nella prima versione originale), più di 550 frammentati in altre norme vigenti. Si stabilisce una maggiore parità nei rapporti tra imprese e consumatori. Nell'ultima edizione sono stati aggiunti i titoli riferiti alle pratiche commerciali scorrette, la disciplina sulla class-action che dovrebbe avere funzionalità dal prossimo 30 giugno (sarà operativa dal I gennaio 2010 ndr).
Francesca Romana Ferri (direttrice generale per la tutela del consumatore AGCM): il parere qui presentato, rispecchia molto ciò che succede nel settore, sono diffuse le stipule di contratti a distanza tramite l'attivazione di carte revolving. La disciplina delle pratiche commerciali sleali è una forma di tutela riservata al consumatore (non si applica ai professionisti). Si rileva una violazione alla diligenza professionale, quando il comportamento del venditore falsa in misura apprezzabile quello del consumatore. Le pratiche commerciali diventano ingannevoli quando azioni, omissioni od informazioni ostacolino una decisione consapevole del consumatore. Nelle pratiche aggressive c'è anche la pressione psicologica esercitata dal professionista. Il classico esempio è il reclutamento di potenziali clienti, contattati telefonicamente per annunciargli la vincita di un premio che possono ritirare nel tal albergo, l'incontro si rivela invece un tentativo di vendita di una multiproprietà (quest'episodio di South Park può rendere l'idea: week end gratis ad Aspen per una Time share presentation. ndr) mediante lavaggio del cervello. Riceviamo segnalazioni da clienti possessori di carta revolving a cui veniva proposta, telefonicamente, l'adesione ad una polizza assicurativa, il cui premio sarebbe stato prelevato direttamente sulla linea di credito. Spesso il cliente non aveva la sensazione di sottoscrivere un contratto: nessun modulo gli veniva presentato, l'adesione telefonica era sufficiente, l'informativa per il recesso risultava poco chiara, così il consumatore non sapeva che avrebbe avuto 30 giorni di tempo per ripensarci. Il credito revolving è sostanzialmente un fido spendibile con apposita carta elettronica, con interessi elevati i cui tassi restano spesso ignoti. L'Autorità tutela il consumatore medio, quello mediamente consapevole.
Francesco Brigo (Ministero Sviluppo Economico DGMCC): la legge finanziaria del 2000 ha istituito un fondo per il finanziamento d'iniziative per l'informazione e la tutela dei consumatori. Il fondo è alimentato dai proventi delle sanzioni Antitrust. Per far ripartire i consumi è necessario che le regole del mercato siano chiare e trasparenti.
Ricccardo Marselli (prof. ordinario di Economia all'Università di Napoli Parthenope e componente della segreteria scientifica dell'osservatorio economia sana della CCIAA di Milano): confrontando il nostro mercato creditizio con quello di altri paesi, si osservano sensibili differenze: l'8% dei nuclei familiari francesi è indebitato, in Spagna si raggiungono valori del 14% e nei paesi anglosassoni tale percentuale arriva fino al 20. In Italia, il rapporto tra patrimonio e debito (fonte la relazione annuale della Banca d'Italia) è 8:1, in altri paesi invece questo parametro si fissa a 4:1. Una tale differenza può ragionevolmente riferirsi all'alta diffusione, tra le famiglie italiane, del possesso della casa in cui vivono. Dall'analisi del Credit Scoring delle famiglie italiane (sempre BankItalia), i contratti di credito al consumo hanno un costo che incide per il 30% del reddito familiare e l'ammontare della rata incide per l'1,4%. Per i consumatori italiani il costo del finanziamento, sintetizzato dal TAEG, è sistematicamente superiore a quello applicato agl'altri consumatori europei. Il credito finalizzato all'acquisto di beni o servizi, ha maggiori costi di gestione ed il 36% dell'intero mercato nazionale è governato da 5/6 operatori. Spesso i commercianti percepiscono una commissione sul contratto di credito finalizzato e si assiste alla loro trasformazione in mediatori del credito: dedicano più attenzione alla conclusione di questo contratto più che a quello di vendita del prodotto o servizio. Complessivamente il settore è ancora poco sviluppato rispetto alle medie europee ed abbiamo perciò la possibilità di favorire uno sviluppo equilibrato, in modo da rilanciare i consumi anche in questa fase di crisi. Da un recente sondaggio è emerso che il 70% circa degl'intervistati, non avrebbe consumato beni e servizi senza l'accesso al credito. In alcuni casi però, si rileva un uso improprio di questo strumento. Per esempio nel finanziamento dell'impresa immigrata: spesso l'imprenditore straniero trova difficoltà ad ottenere credito dai canali ordinari (banche ecc..): è considerato un soggetto rischioso, perciò subisce l'applicazione di maggiori costi, rispetto a quello italiano. Mentre è valutato con maggiore affidabilità nella veste di consumatore, pertanto molti imprenditori stranieri finanziano la propria attività ricorrendo al credito al consumo. La valutazione dell'affidabilità creditizia, avviene per mezzo di società e consorzi appositamente creati: le famigerate centrali rischi creditizi (SIC), che spesso si dimostrano però poco efficienti nella cicolazione dell'informazioni. In genere si registra una scarsa cultura finanziaria e ciò può causare una cattiva pianificazione economica con il rischio di trovarsi sovraindebitati. E' insufficiente la regolamentazione di agenti e mediatori creditizi e a volte si assiste a strategie di marketing aggressive: alcuni operatori si rivolgono a consumatori già indebitati.
Gaetano Presti (Ordinario di diritto commerciale all'Università Cattolica di Milano - membro della commissione clausole vessatorie CCIAA Milano): il parere è stato formulato in un periodo in cui le carte revolving godevano di un pregiudizio positivo, sono importanti per il sostegno alla domanda. Attualmente il quadro è un po' cambiato, il rischio di credito correlato è stato disseminato sul mercato finanziario con le cartolarizzazioni. Alcune considerazioni riguardano le penali ed il recesso. L'ammontare delle penalità, per inadempimento o ritardo nel pagamento delle rate, comprende il costo del recesso ed oneri accessori connessi all'attività di recupero del credito (a volte i costi per i solleciti telefonici incidono per il 10% dell'insoluto). Tali costi sono lasciati alla discrezionalità del finanziatore ed in alcuni casi raggiungono valori pari al 30% del capitale finanziato. La spesa del debitore per insolvenza è eccessiva. Certe clausole contrattuali raggiungono un'elevata complessità da risultare incomprensibili. In caso di furto e/o smarrimento della carta, sono a carico del consumatore 150 euro, se avviene un uso fraudolento della stessa nel periodo intercorrente tra la denuncia del fatto ed il blocco del servizio. Nel caso di recesso per modifica delle condizioni contrattuali (ex art.118 TUB), il rimborso del debito residuo, deve avvenire in un'unica soluzione o ratealmente alle condizioni ex ante? Sarebbe preferibile la seconda interpretazione con adeguata rateazione del soggetto recedente.
Luciano Pontiroli (Docente di Istituzioni di diritto dell'economia e del mercato finanziario presso l'Università Cattolica di Milano - Membro della Commissione clausole vessatorie della CCIAA): la lettura delle condizioni generali di contratto è sovente ostacolata dai caratteri minuti e dal gergo tecnico usato, a volte anche dall'overload informativo. Sorgono perciò difficoltà comprensive, causate: dal piccolo carattere di stampa con cui sono scritte; dal loro contenuto e dalla numerosità. I contratti sono complicati e c'è da chiedersi se adempiano alla loro funzione informativa e uniformante nella gestione del rischio contrattuale. In questo settore manca un ente analogo all'ABI che possa indicare e/o suggerire le migliori pratiche da imitare. Tra gli operatori sembra diffusa l'opinione che non valga la pena semplificare i contratti. Valutando il merito dei contenuti: si rileva un aspetto molto rischioso, rappresentato dalla sottoscrzione contrattuale di un coobbligato (frequentemente il coniuge), il cui ruolo non è mai esplicitamente dichiarato, è un fideiussore o un obbligato solidale? Questa scarsità informativa rende oscuri al soggetto i rischi che tale responsabilità comporterebbe, si ravvisa una scorrettezza commerciale ed un ulteriore grado di vessatorietà. Le corti Europee quando vengono coinvolte nelle controversie contrattuali del credito al consumo, accertano sempre più spesso, se il coobbligato al momento della firma fosse stato chiaramente edotto sui rischi connessi all'assunzione del ruolo.
Valentino Ghelli (Presidente Assofin): Il peso nel mercato del credito delle carte revolving è l'8% del totale. Si ricorre al credito anche per affrontare le spese della quarta settimana e dagl'interventi sin'ora svolti emergono pregiudizi negativi e toni apocalittici. Il confronto con le associazioni dei consumatori prosegue da più di diec'anni, complessivamente gli schemi contrattuali sono legittimi, eventuali vessatorietà possono sfuggire, errori se ne possono commettere. La normativa di settore vigente nel nostro paese è tra le più avanzate della comunità europea, tant'è che la prossima direttiva non introdurrà rilevanti cambiamenti. Il recesso determina la decadenza del beneficio del termine con pagamento in unica soluzione del debito residuo. La clausola risolutiva espressa non è vessatoria. Non c'è condivisione con le linee essenziali espresse nel parere.
Luca Artizzu (Direttore operativo di CTC consorzio di tutela del credito): è un consorzio no profit che raccoglie i dati dei soggetti che hanno stipulato un finanziamento. Le regole di condotta sono quelle redatte nel codice deontologico elaborato dal Garante della Privacy in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori. L'informazione negativa viene registrata dopo il preavviso di 15 giorni inviato al consumatore ed avviene quando almeno 4 rate del finanziamento restano insolute. Quando sorge una contestazione nel contratto primario (quello cioè per l'acquisto del bene e/o servizio cui il finanziamento è collegato), nel sistema informativo la segnalazione è identificata da codice specifico.
Marisa Costelli (responsabile Adusbef - Lombardia): in questo momento di crisi generalizzato, sarebbe auspicabile evitare contrasti economici che sfocino poi in sede Giudiziaria. Nei formulari, è il consumatore che propone il contratto di finanziamento, figura cioè una situazione ribaltata, vogliamo cambiarla questa prassi?
Fiorelli Daniele (Legale Fiditalia): questi modelli contrattuali sono usate da almeno 7 anni e non abbiamo mai registrato una contestazione sulle clausole evidenziate come vessatorie. Nel parere è auspicata una responsabilità della società emittente la carta di credito, nei rapporti commerciali con il singolo esercente (esempio nel caso di mancata accettazione o disservizi tecnici), quest'attività di monitoraggio e controllo sarebbe impossibile per una società come la nostra che è attiva in tutto il mondo, è necessario coinvolgere i grandi circuiti internazionali. Il contratto non dev'essere elemento di concorrenza ed una generale uniformità è condivisibile. Tutto sommato il nostro parere sul documento è negativo, tuttavia rappresenta un utile momento di confronto.
Anna Vizzari (Economista Ufficio Studi economico giuridici - Euroconsumer Servizi - Altroconsumo): la nostra normativa è all'avanguardia, ma l'informazione prevista per il consumatore con i fogli informativi è sostituita da quella presente sulle brouchure pubblicitarie. La carta revolving è un utile strumento di pagamento e finanziamento ma i contratti sono complessi. I comportamenti virtuosi devono essere premiati, penalizzati gli altri, teniamo presente che il consumatore informato è utile a tutto il mercato. Accogliamo il parere favorevolmente.
Tommaso di Buono (Segretario Provinciale Adiconsum): esprimiamo pareri positivi su questo strumento di pagamento e l'approccio con cui è stato affrontato l'argomento. Auspichiamo che i rilievi espressi nel parere siano accolti nei formulari così da evitare i contenziosi a monte piuttosto che risolverli a valle nelle aulee Giuiziarie. Le associazioni di consumatori hanno anche la possibilità d'intraprendere azioni inibitorie. I due temi importanti su cui richiamare l'attenzione sono: il cosiddetto effetto sorpresa: il risultato inconsapevole di una richiesta di finanziamento, ti arriva a casa, te la trovi in tasca e prima o poi la usi; la questione del contratto di beni o servizi: se la merce non viene consegnata mi trovo lo stesso con un debito da pagare.


L'immagine delle carte è tratta da internet, vi preghiamo d'informarci con e-mail se viola qualche copyright provvederemo all'immediata rimozione. Grazie

mercoledì 25 marzo 2009

Evento: Seminario Energia


Sabato 28 marzo ore 10 nella Sala Conferenze della Casa del Volontariato, in via Correggio, 59 a Monza il Seminario: Le novità nei mercati dell'elettricità e del gas - Opportunità e tutele per i consumatori. Ti aspettiamo, non iniziamo senza di Te.

mercoledì 4 febbraio 2009

Habitat clima 2008

Dal 3 al 5 ottobre 2008 si è svolta nel PalaCandy di Monza la fiera Habitat clima, che oltre alla presenza di vari espositori ha previsto alcuni eventi tra cui il convegno Rinenergy: "Energia, ambiente e progresso nel sistema Brianza" (brochure). Ho assistito alla sessione pomeridiana e riporto gli appunti scritti nei vari interventi. Mi auguro che possano rivelarsi utili spunti per nuove idee.
Carlo Campari (Provincia di Milano): la provincia di Milano promuove il car pooling e sharing aderendo ad ICS (iniziativa Car sharing) la struttura di coordinamento delle realtà locali di car sharing (l'esempio di CSI: car sharing Italia, non il noto telefilm, n.d.r.) promossa e sostenuta dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare (accordo di programma).
L'istituto del Mobility Management: un coordinamento che opera da oltre 10 anni e forma i mobility manager: dei comuni che hanno il dovere di studiare i tempi della città e pianificare gli orari di apertura dei servizi e strutturare i percorsi dei mezzi pubblici; e delle aziende che curano gli spostamenti casa-lavoro. L'attività della provincia si concretizza con l'emanazione di bandi per sostenere la spesa on-line ed incentivare la diffusione di parcheggi per i mezzi condivisi, nonché favorire l'inter modalità (ticket trasporto) e l'intersettorialità coinvolgendo così il settore infrastrutturale.
Ugo Cardamone (Confindustria Monza e Brianza): il mobility managemet in una grande azienda l'esempio di ST Agrate Brianza. Sono circa 4000 i lavoratori che devono raggiungere l'azienda e per permettere e facilitare il loro arrivo si è iniziato dal censimento delle aree e località di provenienza. La metà circa dei dipendenti vive in un raggio di 20 Km e sono più di 100 le località di provenienza. Abbiamo proseguito con la creazione del mobility point interno e del sito internet, adottando anche strategie di marketing per promuovere tra i colleghi le nuove modalità di trasporto: car pooling con parcheggio riservato vicino all'ingresso; autobus navette condivise con altre aziende limitrofe come STAR; in accordo con il comune, la provincia e ATM abbiamo modificato il percorso di alcune linee in modo che passino per l'azienda.
I risultati sono confortanti: 5 anni di servizio hanno portato circa 1000 utenti; -6 tonnellate/giorno di CO2 prodotta e grande risparmio per i dipendenti. Il modello ST ha vinto il premio nazionale del mobility management nel 2005 ed è stato riconosciuto dalla trasmissione Report come esempio di buona pratica.
Emilio Deleidi (Quattroruote): 10x10: una sfida per l'ambiente. L'iniziativa prevede la riduzione del 10% delle emissioni di CO2 della flotta dei veicoli aziendali di 10 aziende, hanno già aderito 24 (farmaceutiche, trasporti, energetiche, telecomunicazioni ecc...). La strategia prevede una fase ricognitiva sull'uso dei veicoli e la scelta della tipologia adatta, le linee d'azione: rinnovo dei veicoli scegliendo tra quelli con le più basse emissioni di anidride carbonica; corsi di eco-guida per gli autisti. Politica adottabile anche dalle piccole imprese che aderendo al net-work hanno la possibilità di conoscere le migliori pratiche.
Renato di Stefano (STMicroelectronics): il saving energetico nell'esperienza di STMicroelectronics. ST è il quinto produttore mondiale di semiconduttori con 45000 dipendenti nel mondo. Il programma di energy management promosso dall'ingegner Pistorio (oggi presidente onorario) è iniziato nel 1993 e si è concretizzato nel '95 con la pubblicazione del decalogo ambientale che impone a tutte le fabbriche del gruppo di ridurre ogni anno del 5% il consumo energetico per unità di prodotto. Il primo passo è stato quello di caratterizzare gli assorbenti energetici con l'ausilio di specialisti del settore. Lo stabilimento di Agrate è il più energivoro dell'intera provincia Milanese, la produzione è continua e le condizioni ambientali interne devono essere alla temperatura di 22°C con il 42% di umidità, la pressione a valori superiori di quelli esterni. Nella camera particellare l'aria ha un grado di pulizia (particelle per metro cubo) simile a quella che si trova fuori dall'atmosfera terrestre, tali livelli sono raggiunti grazie ad un flusso aereo laminare filtrato 3 volte. Le quantità di elettricità e gas consumati per il ciclo produttivo sono equivalenti a quelle assorbite da 40 mila utenze. Gl'interventi di miglioramento dell'efficienza energetica hanno interessato: i frigoriferi che nel periodo invernale sfruttano lo scambio con il freddo esterno; regolatori di velocità per i motori; recupero del calore usato per riscaldare l'ambiente; fonti rinnovabili per l'approvvigionamento energetico: eolico e fotovoltaico; sistema d'illuminazione intelligente: si spegne automaticamente dopo un certo periodo di accensione, l'utilizzatore dovrà riaccendere la luce se ancora ne necessita. Nell'arco di 16 anni il consumo energetico si è ridotto di 2/3 e quello di acqua del 70%.
Luana Grimolizzi (Sapio s.rl.): il Gruppo Sapio e la ricerca. La società nata a Monza nel 1922 produce e commercializza gas tecnici, è leader italiana nella produzione di Idrogeno (H2) e nella ricerca sulle sue applicazioni: come vettore energetico e come combustibile per trazione. Nel 2000 è nato un consorzio di aziende con lo scopo d'implementare l'impiego del gas per trazione: caricava batterie usate per muove veicoli a zero emissioni. Tra i vari progetti: Torino il I autobus alimentato ad idrogeno per il trasporto dei turisti durante le scorse olimpiadi invernali; il distributore gestito da Agam nella zona dello stadio qui a Monza (miscela di metano e idrogeno), nell'ambito del tavolo regionale Lombardia; progetto della Villa di Brunate che prevede l'impiego di un impianto fotovoltaico per isolare l'idrogeno che alimenterà celle a combustibile; Hidrogen-Park: importanti produzioni all'interno del Polo chimico di Marghera dai fanghi di depurazione. I sottomarini Italiani usano celle a combustibile per i servizi ausiliari, lo stoccaggio a bordo di idrogeno ed ossigeno è opera di Sapio.
Serenella Sala (Griss): eco innovazione per lo sviluppo del territorio: quali strategie. Ecolabel: etichettatura ecologica per prodotti e servizi. Diffusione dei principi: sostenibilità attraverso educazione, ricerca, informazione; responsabilità sociale; disaccoppiamento tra uso delle risorse e crescita economica. Ecosofia: sapere saggio delle quantità di risorse e termini di scambio. Le istituzioni devono farsi promotrici di bandi per le imprese che rendano sostenibile un'attività d'impresa esistente e che stimolino il business dei servizi per la sostenibilità. La collaborazione con Adiconsum, il progetto Lissone con tutta la filiera nel cerchio dell'eco innovazione.
Dino De Simone (regione Lombardia/Cestec s.p.a):
progetto Einstein: software per valutare e migliorare l'impatto ambientale dell'azienda.
Carlo Castoldi (Falduto F.lli s.r.l e Evolve s.r.l): il progetto casa attiva. Interventi edili: isolamento termico ecc... anche su edifici storici per il miglioramento della loro efficienza energetica. Riqualificazione delle centrali termiche: caldaie a condensazione; cogenerazione; teleriscaldamento; biomasse da filiera corta.

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