mercoledì 27 giugno 2018

Gli oneri accessori nel contratto di locazione


Nel rapporto contrattuale che lega il conduttore ed il locatore (nel caso ci si riferisca alla locazione di immobili urbani adibiti ad uso abitazione), la ripartizione delle spese tra le due parti, è spesso fonte di contenzioso. In particolare la controversia può nascere sull'addebito degli oneri accessori, ossia i corrispettivi di prestazioni accessorie a quella di locazione come il servizio di pulizia, il riscaldamento, il servizio di portineria eccetera.
Il riferimento normativo che prescrive la modalità di ripartizione degli oneri accessori tra locatore e conduttore, è la Legge n.392 del 27 luglio 1978 al cui articolo 9 prevede che siano a carico del conduttore, salvo diversa pattuizione, le spese per il servizio di pulizia dell'immobile, il funzionamento e l'ordinaria manutenzione dell'ascensore, le spese per la fornitura di acqua, energia elettrica e riscaldamento, nonché la fornitura degli altri servizi comuni, infine le spese per il servizio di portineria (quando presente) sono per il 90% a carico dell'inquilino sempre salvo patto contrario.
Questo scarno elenco legislativo, frequentemente ritenuto una fonte insufficiente per dirimere le liti tra inquilino e proprietario, e poi l'evoluzione tecnologica del comparto edilizio che ha introdotto nuovi impianti accessori (come quelli antincendio, televisivo ed altri) le cui spese di manutenzione richiedono un'adeguata ripartizione, è stato meglio implementato e specificato con la stipula di un accordo tra l'associazione dei proprietari immobiliari Confedilizia e i sindacati degli inquilini: Sunia; Sicet e Uniat.
La tabella di ripartizione delle spese per gli oneri accessori tra inquilino e proprietario, frutto dell'accordo, è stata depositata e registrata a Roma il 30 aprile 2014 presso l'ufficio territoriale Roma 2 dell'agenzia delle Entrate e rubricata al n.8455/3. Tale documento aggiorna la tabella pubblicata nel Decreto Ministeriale del 30 dicembre 2002 (come allegato G), in tema di contratti di locazione regolamentati, che recepiva a sua volta un precedente accordo del 1999 siglato tra le associazioni. In essa si prescrive per esempio che all'interno dell'appartamento locato sia onere del locatore provvedere alla manutenzione straordinaria dell'impianto di riscaldamento o nel caso della sostituzione di pavimenti e rivestimenti, mentre rimarrebbero a carico del conduttore la loro manutenzione ordinaria (si rimanda alla sua consultazione per tutti gli approfondimenti del caso).
Lo spirito dell'accordo avrebbe l'intenzione d'introdurre un effetto deflattivo sulle liti connesse ai rapporti di locazione e improntare il vincolo contrattuale al requisito della trasparenza, richiamo e riferimento che può essere liberamente inserito e specificato nel contratto di locazione da stipulare.

mercoledì 20 giugno 2018

Open Meter Plan: la sostituzione dei contatori elettrici


E-distribuzione S.p.a, la società del gruppo Enel, che gestisce 32 milioni di utenze elettriche sul territorio Nazionale, ha iniziato la campagna di sostituzione dei contatori elettrici teleletti di prima generazione (1G), installati 17 anni fa, con quelli di seconda generazione (2G). Questi permetteranno di migliorare le prestazioni di fornitura energetica della rete e di monitorare più precisamente e dettagliatamente i consumi elettrici svolti, con la finalità di aumentare l'efficienza energetica generale del sistema.
La direttiva Europea sul tema del risparmio energetico e del miglioramento dell'efficienza nell'uso che facciamo dell'energia, la 2012/27 UE, recepita nel nostro ordinamento con il Decreto Legislativo 102/2014, ha previsto che l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), individui le modalità con cui le imprese distributrici, nella loro qualità di esercenti l'attività di misura, dovranno fornire ai consumatori di energia elettrica, gas, teleriscaldamento, teleraffreddamento, ed acqua calda per uso domestico, contatori di fornitura che riflettano con precisione il consumo effettivo, il tempo effettivo di utilizzo dell'energia e le relative fasce temporali.
Con la delibera 222 del 6 aprile 2017 ARERA ha approvato il piano di messa in servizio dei sistemi di smart metering 2G presentato da e-distribuzione, che nell'arco di 8 anni s'impegna a sostituire i misuratori installati con quelli di nuova generazione. Attualmente il tasso di sostituzione varia tra le diverse regioni: Piemonte; Veneto; Emilia Romagna; Lazio; Puglia; Campania; Calabria e Sardegna sono nello stadio più avanzato: il tasso di sostituzione è compreso tra il 10 ed il 20% delle utenze elettriche servite, mentre nel resto della penisola non si supera il 10%.
I vantaggi derivanti dall'installazione del nuovo contatore saranno per tutti gli attori della filiera del sistema elettrico. I consumatori potranno conoscere con maggiore dettaglio i prelievi giornalieri di energia e l'effettiva potenza assorbita da tutti i dispositivi elettrici ed elettronici ogni 15 minuti, ridurre le fatture basate sui consumi energetici stimati, causa spesso di contenziosi in fase di conguaglio, e ottenere l'attivazione, la modifica o la cessazione della fornitura con il proprio venditore in modo più immediato. I fornitori di energia elettrica miglioreranno le loro performance verso i clienti finali a cui potranno garantire un migliore grado di soddisfazione del servizio riducendo i tempi per gli adempimenti burocratici in caso di cambio fornitore e maggiore precisione nell'emissione delle fatture. Inoltre le potenzialità del nuovo contatore consentiranno di calibrare le offerte economiche per la fornitura di energia elettrica sul profilo di consumo proprio di ciascun utente e integrare la domotica casalinga.

mercoledì 6 giugno 2018

Iliad, il nuovo operatore di telefonia mobile


Il 29 maggio 2018 l'operatore francese di telefonia è sbarcato in Italia. La sua offerta, che si propone di rivoluzionare il mercato Italiano, afflitto, secondo l'azienda, da un'atavica assenza di trasparenza nei costi applicati ai consumatori e da un alone di sospetto sul possibile cartello commerciale attuato dagli operatori e su cui starebbe indagando la preposta Autorità; risulterebbe molto conveniente per gli utenti. Al costo di 5,99 euro al mese (più 9,99 € di una tantum per l'acquisto della Sim), per il primo milione di sottoscrittori, iliad offre minuti e sms illimitati, 30 gigaByte di traffico dati su rete 4G+ e altri servizi come la segreteria telefonica e le telefonate verso 60 paesi esteri tra cui gli Stati Uniti.
La rete mobile utilizzata per la fornitura del servizio offerto da Iliad Italia S.p.a, deriva dall'acquisizione di alcuni siti dismessi da Wind-Tre, che a seguito della fusione aziendale del I settembre 2016, ha dovuto liberare spettri di banda radio per ragioni concorrenziali. Fino a quando Iliad non avrà costruito la propria rete mobile si appoggerà a quella esistente di Wind-Tre, perciò la copertura del segnale garantita sul territorio sarà quella ufficializzata dall'azienda, che di certo non brilla per affidabilità.
L'evoluzione del mercato tariffario Italiano dei servizi di telefonia mobile, ha visto nell'ultimo anno, secondo un'analisi pubblicata dal sito SosTariffe, un generale aumento nei gigabyte offerti nelle tariffe “all inclusive”, che sono aumentati da 3 a 5 mentre è diminuito il numero di sms gratuiti, ma il prezzo medio applicato è rimasto fisso sui 12 euro. Siamo molto lontani dalle tariffe che Iliad con il suo marchio Free Mobile offre in Francia, che se paragonate alle medie di quelle Italiane segnano una differenza abissale: il canone di FreeMobile sarebbe del 22% inferiore a quello medio dei provider Italiani e li batterebbe anche sulla quantità di traffico dati offerto in cui li supererebbe di ben 9 volte.
Infine la qualità del segnale mobile possiamo valutarla consultando lo strumento dell'Agcom: MisuraInternetMobile, che consente graficamente di ottenere l'informazione su di una porzione però limitata di territorio Nazionale: le principali città Italiane (i capoluoghi di regione e qualche capoluogo di provincia). Le campagne di misurazione sono in corso di implementazione e rappresenterebbero un utile criterio di valutazione e classificazione degli operatori mobili basata proprio sulla qualità del servizio offerto, su cui il consumatore potrebbe orientare la sua scelta.