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mercoledì 4 marzo 2015
Rc-auto, i siti comparativi e l'indagine Ivass
La copertura assicurativa per la responsabilità civile verso i terzi prevista dall'articolo 2054 del
Codice Civile (“il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla conduzione del veicolo [...]”) è obbligatoria. Le compagnie assicurative che offrono questo servizio nel nostro Paese (tra aziende propriamente Italiane ed estere autorizzate) sono 68, come certificato dall'Ivass (l'Istituto di vigilanza del settore) ed il conducente/consumatore deve destreggiarsi per trovare l'offerta con il premio migliore. Numerose sono le variabili che concorrono alla sua determinazione quali: il genere; l'età; la provincia e la regione di residenza. Nell'ultimo bollettino statistico del 20 febbraio 2015, l'Ivass ha analizzato le variazioni dei prezzi dei premi Rc-auto nel III trimestre 2014 e per esempio da esso emerge che nella nostra provincia: quella di Monza e Brianza, il costo medio registrato nel periodo è stato di 439,9 € in diminuzione dello 0,2% sul trimestre precedente. Per cercare di spuntare il miglior prezzo, i conducenti/consumatori (per lo meno quelli digitalmente evoluti) consultano i famosi siti comparatori, che sono proliferati come funghi nel panorama del sottobosco internettiano. L'istituto di vigilanza ha recentemente pubblicato un'indagine condotta a Novembre 2014 su 6 siti comparativi: Chiarezza.it; Comparameglio.it; Facile .it; Segugio.it; 6sicuro.it e Supermoney.eu ed ha evidenziato alcuni elementi di criticità. Sul piano del conflitto di interesse è emerso che i siti comparano solo (o prevalentemente) le imprese con cui hanno stipulato accordi e da cui percepiscono provvigioni sui contratti stipulati attraverso la loro intermediazione; infatti le società facenti capo alle pagine web risultano iscritte, nella loro qualità di Broker, al registro unico degli intermediari assicurativi (RUI). Il modello di comparazione è inoltre svolto esclusivamente sul prezzo del premio, trascurando invece i contenuti delle polizze come i massimali, le franchigie, le rivalse, le esclusioni ecc.. ed infine la trasparenza: il consumatore non ha l'immediata percezione che l'attività svolta dal comparatore sia di natura commerciale. Le conclusioni proposte dall'Ivass evidenziano una positiva potenzialità dello strumento a favore della concorrenza e dei possibili vantaggi per i consumatori a patto che vengano adottate specifiche misure correttive definiti come veri e propri interventi di Vigilanza. L'istituto ha chiesto di adottare entro il 31 gennaio 2015 i seguenti accorgimenti (qui riportati in sintesi): indicare in home page l'elenco delle imprese di assicurazione con cui sono stipulati accordi di partnership; indicare nell'output delle comparzioni le provvigioni corrisposte per ogni offerta comparata e proposta; modificare la procedura di raccolta del consenso per la privacy ed uniformare i messaggi pubblicitari alla vigente normativa in materia di pubblicità ingannevole. Più affidabile, imparziale e completo risulta essere invece il preventivatore istituzionale predisposto dall'Ivass e consultabile dal sito (TuoPreventivatore). Trasparenza del mercato e consapevolezza del consumatore sono, a mio avviso, caratteri indispensabili e migliorativi per ogni fiduciosa transazione commerciale. Non esitare a contattarci per ogni eventualità.