Il conto di base, è uno specifico
servizio di pagamento obbligatoriamente offerto ai consumatori, dalle
banche, dalla società Poste Italiane S.p.a e da tutti gli altri
prestatori di servizi abilitati. Il conto denominato in euro ha
caratteristiche di base e deve necessariamente includere le seguenti
operazioni e servizi: apertura, gestione e chiusura del conto di
pagamento; accreditamento di fondi sul conto (deposito di contante e
ricezione di bonifici); emissione, rinnovo e sostituzione della carta
di debito ed altre operatività espletabili all'interno dell'intera
Unione Europea.
L'istituzione di questa specifica
tipologia di conto corrente, deriva dalla direttiva Europea del 2014:
la numero 92, che è stata recepita nel nostro ordinamento giuridico
con il Decreto Legislativo 37/2017, che ha introdotto una specifica
sezione nel Testo Unico Bancario e ha dato attuazione alla disciplina
per la comparabilità delle spese relative al conto di pagamento,
alle modalità di trasferimento da un prestatore di servizi all'altro
e l'accesso al conto di base, così come previsto dal provvedimento
comunitario.
Il conto di base ha un canone annuale
onnicomprensivo ed il Decreto Ministeriale 70 del 3 maggio 2018 (il
Ministero è quello dell'economia e delle finanze), ne regolamenta il
costo e il numero di operazioni annue effettuabili senza l'addebito
di ulteriori spese aggiuntive. L'ammontare del canone, deciso in
regime di libero mercato e determinato autonomamente da Istituti di
credito e/o prestatori di servizi di pagamento, ha l'unico limite di
dover essere ragionevole e coerente con la finalità di inclusione
finanziaria, e questa coerenza si verifica se l'importo del canone è
uguale o superiore ai costi sostenuti dalla banca per effettuare le
operazioni e i servizi compresi e previsti nell'offerta di base, e
che in ogni caso non eccedano l'importo mediano delle spese applicate
nel semestre precedente a tutti gli altri consumatori suoi clienti
per le analoghe operazioni di pagamento.
L'offerta del conto base deve
consentire un certo numero di operazioni annuali definite dal
regolamento ministeriale: per esempio i prelievi potranno essere
illimitati sul territorio nazionale dagli ATM del proprio Istituto di
credito, mentre saranno limitate a 12 per i prelievi dagli sportelli
Bancomat di altre banche. Saranno limitati a 36 il numero di
pagamenti ricevibili tramite bonifico SEPA (compreso l'accredito di
stipendio o pensione), inclusi nel canone annuale o ancora: 6 i
prelievi di contante allo sportello.
Sono infine previste due fasce di
esenzione che permettono l'accesso al conto corrente di base in
regime di gratuità, e queste sono: i consumatori con un ISEE
inferiore a 11.600 euro e i pensionati con un trattamento annuo lordo
fino a 18.000 euro.
Il decreto legislativo di marzo 2017 (inglobato, come detto, nel
testo unico bancario) prevede all'articolo 126-terdecies, la
costituzione di siti web
di confronto dei costi dei conti correnti offerti ai consumatori a
cui i prestatori di servizi di pagamento partecipano, che possono
essere realizzati dalle associazioni di categoria o da associazioni
di consumatori e ne danno indicazione sul proprio sito web
ove disponibile. Comparaconti.it, il sito di confronto promosso
dall'Associazione Bancaria Italiana (Abi), è attualmente sospeso, in
attesa di uniformare le proprie specifiche tecniche alle prescrizioni
previste dal dettato normativo.