La sentenza 216/2015 della Corte
Costituzionale depositata lo scorso novembre, ha giudicato
l'illegittimità costituzionale dell'articolo 26 del Decreto Legge
201/2001 (noto come decreto Salva Italia, -siamo all'inizio
dell'attività del Governo Monti- ndr), che tra le misure
adottate per la riduzione del debito pubblico e contemplate nel
provvedimento legislativo, introdusse la prescrizione anticipata
delle lire in circolazione: anticipò infatti la possibilità di
convertirle in euro al 6 dicembre 2011, invece del 28 febbraio 2012
come previsto dalle disposizioni per l'introduzione dell'Euro
nell'ordinamento Nazionale (art.52 ter D.L.vo 213/1998). Il
controvalore, stimato in 1,3 miliardi di euro, venne contabilizzato
nel fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.
Nel comunicato della Banca d'Italia
datato 21 gennaio 2016, si annuncia che presso le filiali in cui si
svolge il servizio di tesoreria dello Stato (nella nostra Regione in
quella di Milano) sarà possibile dal 22 gennaio 2016 convertire
banconote e monete del vecchio conio in euro a patto di produrre
idonea documentazione che attesti la volontà di conversione svolta
allora, ma rifiutata dalla banca.
Il mio consiglio è quello di tentare comunque l'operazione di
cambio ed in caso di diniego farsi rilasciare almeno un'attestazione
scritta che certifichi il tentativo, per interrompere così i termini
di prescrizione in previsione di un'eventuale azione giudiziaria.