La legge di bilancio dello stato (2018)
la numero 205 del 27 dicembre 2017 al comma 4 del suo articolo 1,
prevede che nei contratti di fornitura del servizio idrico, di
energia elettrica e gas, il diritto a riscuoterne il corrispettivo si
prescriva in due anni e non più in cinque come dettato dall'articolo
2948 del Codice Civile. Questo nuovo termine di prescrizione, in
vigore dal I marzo 2018 per il settore elettrico, si applica ai
contratti stipulati tra i consumatori, le microimprese e i
professionisti con i venditori energetici, e da questi ultimi con i
loro distributori. Al successivo comma 10, dell'articolo 1 della
legge finanziaria, si specifica che la prescrizione biennale si
applica, come detto, alle fatture elettriche la cui scadenza è
successiva al primo marzo 2018, mentre per quelle del settore gas dal
I gennaio 2019 e per quelle del sistema idrico dal I gennaio 2020.
L'implementazione di questa
disposizione normativa, è stata affidata all'Autorità di
regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), che con la sua
delibera del 22 febbraio 2018: la 97/2018/R/com, ha dato attuazione
al dettato legislativo. In dettaglio ha precisato che la prescrizione
biennale decorre dal termine entro cui l'esercente il servizio (il
venditore) ha l'obbligo di emettere il documento di fatturazione,
ovvero entro il termine di 45 giorni dall'ultima data di consumo
esposta in bolletta. Inoltre il venditore dovrà informare il cliente
sulla possibilità di eccepire la prescrizione del credito relativo a
importi che il venditore avrebbe dovuto fatturare più di due anni
prima (nei casi di rilevanti ritardi); e del diritto a non versare
importi fatturati relativi a rettifiche di misure di periodi
superiori a due anni.
Lo scopo di questo provvedimento legislativo è quello di
proteggere alcune categorie di soggetti: consumatori domestici e
imprese di minima dimensione, dal rischio di vedersi fatturate le
cosiddette maxi bollette ossia vedersi richiedere importi molto
superiori al consueto derivanti: dal blocco della fatturazione; da
rettifiche di misurazione e conguagli comunicati in ritardo o dalla
totale assenza di letture del misuratore. Il nuovo termine di
prescrizione biennale dovrebbe migliorare l'efficienza dell'intera
filiera e garantire i consumatori da richieste esorbitanti di
pagamenti a sorpresa.