Green Network, la società venditrice
di energia elettrica e gas attiva sul mercato Italiano dell'energia
dal 2003, fondata da Piero Saulli (ex manager Enel) e dalla moglie
Sabrina Corbo, che si appresterebbe a sbarcare anche sul mercato
Inglese e che punterebbe all'obiettivo di raggiungere 400 mila
clienti nei due mercati energetici; è finita nuovamente tra le
grinfie dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
(AGCM). Questa volta l'Antitrust, nella sua adunanza dell'8 giugno 2016, ha contestato alla società energetica la violazione
dell'articolo 27 comma 12 del Codice del Consumo (D.L.vo 206/2005):
ovvero l'inottemperanza alle disposizioni ed ai provvedimenti
impartiti con una sua precedente delibera la n.25708 dell'11 novembre 2015 in cui l'Istituzione regolatoria intimava a Green Network
l'immediata cessazione di pratiche commerciali
considerate scorrette. Le modalità di procacciamento dei clienti
attraverso i canali teleselling (telefonici)
e door to door (porta
a porta) sono risultate in palese violazione dei diritti dei
consumatori, spesso dando avvio a forniture non richieste ed anche
l'informativa per l'esercizio del diritto di recesso (applicabile ai
casi dei contratti stipulati fuori dai locali commerciali: quelli
cioè negoziati a distanza) è risultata carente ed opaca, limitando
appunto l'azione di autotutela dei consumatori medesimi.
Per
questi ed altri motivi l'Autorità ha sanzionato Green Network al
pagamento di complessivi 340 mila euro ed ora, considerato che le
attività di pratiche commerciali scorrette sarebbero continuate,
rischia un'ulteriore sanzione amministrativa compresa tra 10 mila e 5
milioni di euro, il cui ammontare sarà determinato in base all'entità del
fatturato della società.
I fondi derivanti
dall'irrogazione di queste sanzioni finanziano i progetti per la
tutela dei consumatori, attuati dalle loro associazioni
rappresentative tramite anche le istituzioni Regionali. Perciò il
consiglio è quello di segnalare ogni comportamento scorretto
all'Autorità Garante della Concorrenza e del mercato attraverso il
numero verde 800 166 661 o mediante gli altri canali messi a
disposizione dallo Sportello Antitrust.