Il recente decreto Semplificazione (per i cultori dell'approfondimento i riferimenti normativi sono: D.L.76/2020 “Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale”, convertito con modificazioni nella Legge 120 dell' 11 settembre 2020), ha introdotto alcuni importanti aggiornamenti al Codice dell'amministrazione digitale (D.L.vo 82/2005): il testo legislativo base su cui si fonda il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
Qui, troviamo definiti i concetti d'identità digitale e domicilio
digitale, regole di comunicazione e organizzazione digitale tra gli
enti istituzionali della Repubblica e ancora: modalità di fruizione
e conservazione dei dati delle pubbliche amministrazioni,
trasmissione informatica documentale e sistema pubblico di
connettività.
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), e la Carta
d'identità Elettronica (CIE), dal prossimo 28 febbraio 2021, saranno
le uniche credenziali utili per l'accesso ai servizi digitali offerti
dalla pubblica amministrazione, da quella Nazionale alla territoriale
(Regioni e Comuni) passando per gli enti pubblici e le agenzie.
Perciò, per accedere, per esempio, alla dichiarazione dei redditi
pre-compilata, ci si dovrà autenticare sul sito dell'agenzia delle
entrate tramite Spid o Cie.
Ottenere un'identità digitale è piuttosto semplice: il primo
passo da compiere è quello di visitare il sito dell'Agenzia per
l'Italia Digitale: spid.gov.it, possedere un indirizzo di posta
elettronica (e-mail) , il
numero di cellulare abitualmente in uso, carta d'identità e tessera
sanitaria. Il secondo passo da compiere è quello della scelta
dell'Identity Provider (l'impresa
che materialmente offre e garantisce, in convenzione con l'agenzia
governativa, il servizio d'identità digitale), sono 9 quelli
accreditati, ciascuno dei quali fornisce diversi livelli di
sicurezza, e modalità di riconoscimento: di persona; via webcam,
o con firma digitale. Una volta
espletate le formalità, al richiedente verrà assegnata la sua
identità digitale, costituita da un nome utente e una password
associata, validi per l'accesso a tutti i servizi resi disponibili
dalla pubblica amministrazione. Una valida semplificazione se si
pensa alla scocciatura di dover affrontare ogni volta una nuova
procedura di registrazione per poter accedere ai diversi servizi
digitali pubblici.
L'uso della Carta d'identità Elettronica prevede il possesso di
un lettore da collegare al computer che riconosca i dati della
smart card abilitata.
Un'altra importante novità, è rappresentata dall'intenzione
d'implementare le potenzialità dell'applicazione per smartphone
IO, realizzata dalla società
pubblica PagoPa S.p.a con lo scopo di diffondere i servizi digitali
in Italia. L'applicazione, diffusasi la scorsa estate per
l'erogazione del Bonus Vacanze, diventerà il primo canale di accesso
ai servizi pubblici tramite app.
Qui, trovano già spazio, ed entro il prossimo febbraio dovranno
renderli disponibili tutti gli enti locali, alcuni servizi di
notifica e pagamento dei tributi comunali (come Tari, Tasi e Imu),
attivi per i cittadini di Milano, Torino, Palermo, Venezia, Reggio
Emilia, Roma e altri comuni minori.
Il futuro ci attende, servizi
digitali semplici, accessibili e sicuri possono semplificarci la vita.