I principali provvedimenti normativi, emanati per fronteggiare l'emergenza economico – sociale, scatenatasi a valle delle restrizioni adottate per limitare l'espansione della pandemia da Covid-19, dal Decreto Cura Italia di marzo al Decreto Sviluppo di maggio, hanno istituito nuove forme di indennizzo economico da erogare sotto forma di buoni: da quello per le vacanze a quello per la mobilità, passando per i voucher turistici a quelli per palestre, musei e concerti. Il governo ha inaugurato la saga del buono (se posso permettermi una banale considerazione personale ndr).
In questo post,
analizzeremo l'introduzione e le modalità di fruizione del buono,
dedicato questa volta alla mobilità, il cui utilizzo ha mandato in
tilt, come emerso
dalle recenti cronache, alcune strutture informatiche pubbliche.
Iniziamo, dalla cornice normativa
che istituisce l'adozione di alcune misure per incentivare la
mobilità sostenibile. La norma di riferimento è il Decreto Legge
34/2020 (cosiddetto Decreto Sviluppo), convertito con modificazioni
nella legge 77 del 17 luglio 2020. L'articolo che ci interessa è il
229, in cui si disciplina il “Buono Mobilità”, riservato a
residenti maggiorenni in capoluoghi di regione, città Metropolitane,
nei capoluoghi di provincia ovvero in comuni con popolazione
superiore a 50 mila abitanti. Si definiscono così i soggetti
beneficiari. L'ammontare del buono sarà pari al 60% della spesa
(fino a un massimo di 500 euro) sostenuta per l'acquisto di
biciclette, anche a pedalata assistita, di veicoli a propulsione
elettrica (per semplificare monopattini), ovvero per l'acquisto di
servizi tipo bike sharing (servizi
di mobilità individuale condivisa). Buono spendibile dal 4 maggio
2020 fino al 31 dicembre 2020 e richiedibile una sola volta per le
finalità suddette.
Il successivo Decreto Ministeriale,
pubblicato dal Ministero dell'ambiente di concerto con quelli
dell'Economia e delle Finanze e delle Infrastrutture e dei Trasporti,
ha disciplinato le modalità di fruizione di detto Buono. La finalità
del programma, definito sperimentale, avrebbe il proposito di
incentivare forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto
pubblico locale, utili a fronteggiare le alterazioni climatiche
indotte dalle attività antropiche, e quelle epidemiologiche
provocate dalla diffusione del Covid-19.
Viene creata un'applicazione web
accessibile, previa autenticazione, ai beneficiari dell'incentivo e
ai fornitori di beni e servizi oggetto dello sconto finanziato, dal
nome accattivante: “buonomobilita.it”.
Il decreto ministeriale, prevede
che le risorse disponibili per l'intero 2020, pari a 210 milioni di
euro, così come annunciato dal Ministro Costa, siano assegnati
secondo l'ordine cronologico di arrivo delle istanze. Per inoltrare
la richiesta, sarà necessario accedere al portale, accreditarsi con
lo SPID, e compilare l'autodichiarazione sul requisito di residenza,
verrà così generato il buono spendibile entro 30 giorni dalla sua creazione, in uno dei fornitori di beni e servizi inseriti alla voce
del sito: “Dove usare i Buoni”.
Questa procedura è valida dal 3
novembre 2020 (dal sessantesimo giorno la data di pubblicazione del
decreto, avvenuta il 5 settembre). Tutti gli acquisti, fatti dopo il
4 maggio e fino al 3 novembre, saranno rimborsati presentando la
fattura di acquisto e il codice Iban su cui ricevere l'accredito del
beneficio: 60% della spesa fino a un massimo di 500,00 euro. Risorse
che però sono andate esaurite in poche ore. Da lunedì 9 novembre e fino
al 9 dicembre prossimo, sarà possibile pre-registrarsi, di modo che il
ministero dell'ambiente possa quantificare le risorse necessarie al
rifinanziamento del programma.
Resta valida invece l'erogazione del
buono, per cui saranno gli esercenti a chiederne il rimborso entro il
31 marzo 2021.