La cronaca. Il
14 settembre ultimo scorso (2017) i finanzieri del Comando
Provinciale di Milano, hanno eseguito 21 ordinanze di misure
cautelari nei confronti di altrettanti medici e chirurghi. Disposte
dal Gip di Monza Federica Centonze, nell'ambito dell'inchiesta
“disturbo” coordinata dai Pubblici Ministeri Manuela Massenz e
Giulia Rizzo con la supervisione della Procuratrice Capo Luisa
Zanetti. L'indagine ha condotto in carcere tre stimati chirurghi
ortopedici Monzesi operanti in città: due (Marco Valadè e Fabio
Bestetti) attivi nel Policlinico di Monza e l'altro (Claudio Manzini)
nella Clinica Zucchi. Sono stati inoltre arrestati i due promoter
di
Ceraver (filiale Italiana della società Francese produttrice di
protesi ortopediche): Marco Camnasio e Denis Panico, mentre per gli
altri coinvolti (medici di base delle più svariate province
Italiane) sono scattati gli arresti domiciliari e le denunce a piede
libero. Le accuse vanno dalla corruzione all'associazione per
delinquere passando per il falso ideologico. Il sistema corruttivo,
così come ricostruito dagli investigatori, vedeva tra i principali
promotori gli agenti commerciali di zona della Ceraver, che per
piazzare i loro prodotti (ginocchia, anche e femori artificiali),
promettevano ai medici chirurghi cene, viaggi, partecipazioni a
convegni di ogni tipo oltre che denaro. Lo scopo dell'associazione,
che vedeva la complicità di alcuni medici di base, era dirottare il
maggior numero possibile di pazienti verso i tre compiacenti luminari
Monzesi, che definivano le protesi impiantate di pessima qualità.
Secondo i Procuratori della Repubblica, l'attività perpetrata dal
2014 avrebbe aumentato il rischio sanitario pubblico per mero
tornaconto personale. Sono attualmente in corso gli interrogatori di
garanzia e dovremo necessariamente seguire l'evoluzione del
procedimento.
I
pazienti/Consumatori. La
nostra Federazione ha già attivato i propri Legali per cominciare a
delineare possibili strategie di azioni risarcitorie per i pazienti
che avessero subito danni dal comportamento criminoso, per il momento
solo ipotizzato, attuato dai medici e chirurghi indagati.
Principalmente sarà necessario sapere se l'intervento d'impianto
protesico fosse realmente necessario; poi valutare le caratteristiche
tecnico-costruttive del manufatto impiantato al fine di conoscere
quali garanzie di conformità e salubrità fornirebbe l'azienda
costruttrice-venditrice.
Siamo
a disposizione per ogni eventualità, contattaci allo 039 8943448 o
al 333 9511555.