Nel panorama arbitrale Italiano, figlio
del più ampio filone giuridico classificabile tra i metodi
alternativi per la risoluzione delle controversie economiche (negli
ambiti più disparati: dai contenziosi telefonici a quelli
energetici, senza tralasciare i bancari), alternativi alla Giustizia
ordinaria (sempre più inefficiente e inefficace), possiamo
gaudiosamente annunciare l'arrivo del nuovo nato: l'Arbitro per le controversie Finanziarie (Acf).
Il nuovo organismo, attivo presso la
Consob (la Commissione Nazionale per le società e la Borsa, Autorità
di vigilanza dei mercati finanziari), che ne ha definito il
regolamento operativo ed individuato nel suo organigramma un proprio
Ufficio (l'Ufficio di Segreteria Tecnica per l'Arbitro), è operativo
da lunedì 9 gennaio 2017. L'Istituto da' attuazione alla direttiva Europea 2013/11/UE che disciplina le misure di risoluzione
alternative delle controversie dei consumatori (Adr: Alternative
dispute resolution), ed il Decreto Legislativo 130/2015 che la
recepisce nel nostro ordinamento, modifica il codice del Consumo
(D.L.vo 206/2005), inserendo nella parte V della norma il nuovo
Titolo II-bis: “Risoluzione Extragiudiziale delle Controversie”,
in cui si dettano le disposizioni generali di uniformità dei vari
organismi dedicati alle Adr, tra cui quelli gestiti dalle Autorità
di settore.
Adire l'Arbitro per le Controversie
Finanziarie è gratuito per l'investitore retail (il
classico piccolo risparmiatore) ed i requisiti per avviare il ricorso
sono: l'ammontare della somma oggetto della controversia: fino a
500.000 euro; ed avere già inoltrato reclamo all'intermediario senza
avere ottenuto risposta e/o riscontro insoddisfacente entro il
termine di 60 giorni previsto dalla legge.
La
presentazione del ricorso avviene on-line attraverso
la sezione del sito dedicata ed un filmato esplicativo ne racconta
tutte le fasi operative. Tutti gli intermediari: Banche; Sim; Sgr e
altri, sono obbligati all'adesione alla procedura, che si concluderà
nell'arco temporale massimo di 6 mesi dall'avvio.
Il
collegio arbitrale è costituito da 5 membri: il Presidente Giampaolo
Edoardo Barbuzzi (dirigente Consob); 2 di designazione Consob
(Daniela Morgante e Marilena Rispoli Farina); 1 indicato dal Cncu (il
Consiglio Nazionale di Consumatori e Utenti): Giorgio Afferni ed
infine l'ultimo designato dagli intermediari: Giuseppe Guizzi. Sono
poi stati nominati (il 19 dicembre scorso) 10 supplenti che evadano
eventuali carichi di lavoro eccessivi attribuiti al solo collegio.
Le
premesse perché lo strumento si riveli utile ed incisivo ci sono
tutte, solo la prova sul campo, che certo non mancherà, considerate
le numerose crisi finanziarie legate agli Istituti di credito
nostrani (primi fra tutti le due Banche Venete), che hanno travolto
alcune centinaia di migliaia di investitori, ci assicurerà
sull'efficacia delle decisioni del nuovo Arbitro.
I
nostri esperti sono a disposizione per tutta la consulenza e
l'assistenza necessarie al caso.