Sabato 4 luglio sono iniziati i saldi
estivi: il periodo di 60 giorni utile per fare acquisti scontati.
Quest'anno, secondo il settore studi di Confccommercio, le famiglie
italiane spenderanno in media 230 € per comprare abbigliamento e
calzature, una stima di 100 € pro-capite, pari ad un ammontare
complessivo di 3,6 mld €. Ridimensionate invece le stime di spesa
dei consumatori per il Codacons che le calcola intorno ai 67 €
pro-capite, 108 € secondo uno studio di Federconsumatori. Tutti gli
operatori del settore (e noi con loro) si augurano una forte ripresa
dei consumi calati negli ultimi due anni.
La merce offerta in prezzo di saldo
deve essere facilmente riconoscibile dal consumatore e fisicamente
separata da quella in vendita a prezzo pieno, per scongiurare ogni
minimo tranello. Il cartellino del prezzo dovrà riportare il costo
originario del bene e la percentuale di sconto applicata, resta
facoltà del venditore riportare anche il prezzo ribassato. Venditore che
dovrà altresì garantire la conformità della merce acquistata:
ovvero che sia (per semplificare) priva di vizi e difetti. Questo è
l'unico caso in cui il consumatore avrà diritto alla riparazione o
sostituzione del bene difettoso, cambi per sbagli di misure, colore, fantasia ecc...
non obbligano in alcun modo il commerciante, che solo per puro spirito
commerciale (vedi alla voce fidelizzazione del cliente) potrà essere
disposto a cambiare la taglia, colore della gonna acquistata od il numero dei sandali tanto desiderati.
Segnalazioni di scorrette pratiche
commerciali potranno essere rivolte al settore annonaria della
Polizia Locale del Comune in cui si è svolto l'acquisto.
Siamo sempre a disposizione per ogni
eventualità e buoni affari.