Buy and share si
tradurrebbe letteralmente, dall'inglese all'italiano, con
l'imperativo “compra e condividi”. Questo è diventato il motto
di numerosi siti web dal nome accattivante, che promettono l'acquisto
di telefoni, tablet, computer ecc.. a un prezzo scontatissimo: fino
al 70% di ribasso sul prezzo di listino.
Il
principio ispiratore, come dichiarato da una società di vendita,
sarebbe quello che sta alla base della costituzione dei gruppi di
acquisto: in cui numerosi consumatori si consorziano per ottenere dal
venditore un numero consistente di beni ad un prezzo minore di quello
che si otterrebbe con l'acquisto singolo.
Qui
però, nel caso del buy&share, il buon proposito dell'acquisto
collettivo, si deforma e sfocia invece in un sistema classico di tipo
piramidale.
Il
meccanismo che muove la proliferazione di tali siti web (nascono ogni
giorno come i proverbiali funghi nel sottobosco digitale), così come
accertato dalle istruttorie avviate dall'Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato (AGCM), risulta ingannevole e aleatorio per
il consumatore. Tipicamente, il sito propone in vendita l'ultimo
modello di i-phone ad un prezzo inferiore, anche di un terzo,
rispetto a quello proposto da Apple. Il consumatore che decide di
acquistarlo al valore scontato, versa la cifra ma non compie
l'acquisto del bene, ma solo la sua prenotazione. Perché possa
ricevere il prodotto desiderato, sarà necessario che altri
consumatori come lui, in numero variabile deciso dal professionista,
versino la stessa somma per l'acquisto dello stesso prodotto. Egli
entrerà a far parte di una vera e propria lista, la cui scalata fino
alla vetta (la posizione agognata che gli consentirà di ricevere il
bene), dipenderà dai nuovi consumatori che si aggiungeranno dopo di
lui. Il meccanismo funziona per i primi della lista, mentre già dopo
breve tempo questa tende a bloccarsi e a rimanere così bloccata
anche la somma già versata.
L'AGCM
ha ritenuto scorrette ed ingannevoli tali pratiche di vendita e ha
sanzionato le società proprietarie degli spazi digitali e imposto loro l'oscuramento dei siti web che se ne avvalgono.
Le società proprietarie delle
varie pagine web proliferanti nel vasto mondo dell'internet, hanno la
peculiarità di avere tutte la forma della Società di capitali a
responsabilità limitata semplificata. Questo vuol dire che alle
obbligazioni contratte dalla persona giuridica si risponde solo con
il capitale sociale, il cui ammontare, nella forma semplificata, può essere di molto inferiore ai canonici diecimila euro necessari alla costituzione di una classica S.r.l, mentre il patrimonio personale dei soci non viene minimamente intaccato,. In
sostanza può accadere che le somme versate dai consumatori e
bloccate nelle liste, siano di gran lunga superiori all'ammontare
dell'intero capitale sociale e si possa perciò facilmente presumere
che la società non sia in grado di restituirle. Vere e proprie macchine dell'imbroglio.