Il 7 agosto 2018, il Ministero
dell'Economia e delle Finanze, ha diramato un comunicato stampa, per
ricordare agli aventi diritto, che nel mese di novembre seguente
(2018), sarebbero iniziati a scadere i termini per l'esigibilità
delle somme dei conti “dormienti” affluiti nell'apposito fondo
dal mese di novembre 2008.
Il Fondo Rapporto Dormienti è stato
istituito con la legge Finanziaria del 2006 (L.266/2005 - articolo 1
commi 343 e seguenti), con lo scopo di indennizzare i risparmiatori
rimasti vittime di frodi finanziarie ed è alimentato: dalle somme
giacenti sui conti e sui rapporti bancari dormienti (ovvero quelli
che non registrano movimentazioni da almeno 10 anni); dagli assegni
circolari non riscossi entro la scadenza del relativo diritto; dagli
importi dovuti ai beneficiari di assicurazioni sulla vita non
reclamati entro il termine di prescrizione del relativo diritto e
dagli importi dovuti ai beneficiari di buoni fruttiferi postali non
riscossi entro il termine di prescrizione decennale previsto.
La gestione di questo fondo è stata
affidata dal Ministero alla Consap, sul cui sito web è possibile
consultare l'elenco dei rapporti confluiti nel fondo e avanzare la
richiesta di rimborso. Possono chiedere la restituzione delle somme
affluite al fondo, i titolari o gli aventi causa (es. eredi) di
rapporti dormienti: depositi di somme di danaro e depositi di
strumenti finanziari, entro il termine di prescrizione decennale
decorrente dalla data di conferimento al Fondo Rapporti Dormienti.
Mentre gli importi dei buoni fruttiferi postali non riscossi entro il
termine di prescrizione decennale e gli importi derivanti da
un'assicurazione sulla vita non riscossi e affluiti nel fondo non
saranno più rimborsabili.
Gli intermediari (Banche, Poste
ecc...), presso cui sono aperti i rapporti di deposito somme (conti
correnti) e/o deposito strumenti finanziari (conto titoli), hanno
l'obbligo, al verificarsi dell'inattività decennale di tale
rapporto, di invitare il titolare a movimentare le somme o gli
strumenti finanziari giacenti sui conti dormienti, entro 180 giorni
dalla data di ricezione della raccomandata con cui lo informano che
il rapporto contrattuale è divenuto dormiente. Decorso tale termine
la somma (che dovrà superare i cento euro) potrà alimentare il
fondo gestito da Consap.
L'ammontare del fondo al 31 dicembre 2017 era di 1,574 miliardi,
da cui si dovranno detrarre le somme rimborsate, che dal 2008 ad oggi
sono state nell'ordine del 10% del totale affluito (223 milioni sui
circa 2 mld affluiti), proventi che alimenteranno il bilancio dello
stato e che rappresenteranno un tesoretto prezioso per le dispendiose
iniziative governative.