Il Monte dei Paschi di Siena è la più
antica banca del mondo, nata nel 1472 come Monte di Pietà attivo tra
la comunità Senese, si è sviluppata ed evoluta nei secoli fino ad
occupare oggi il terzo posto nella classifica dei più importanti
Istituti di credito operanti nel nostro Paese: preceduta da Unicredit
e Intesa Sanpaolo. Le vicende del Banco sono passate agli onori delle
cronache nei primi mesi del 2012, quando l'assemblea degli azionisti
certificava un bilancio 2011 in forte perdita: il documento
registrava un passivo di 8,4 miliardi di euro. Il valore dell'azione
della banca precipitava al prezzo di 5,378 € registrato il 17
gennaio 2012, da valori di più di un terzo superiori (si pensi che
a gennaio 2011, solo un anno prima, il suo valore era 18,72 €),
determinando tragiche svalutazioni nel patrimonio degli azionisti.
Spregiudicate operazioni finanziarie, oggetto d'indagini delle
Procure della Repubblica di Siena e Milano, considerate ad alto
rischio: dall'acquisizione Antonveneta ai derivati Santorini ed
Alexandria, ideate ed attuate dal Consiglio di amministrazione della
Banca e dal suo presidente Giuseppe Mussari, ora imputato in almeno
due processi penali rimasto in carica dal 2006 e sostituito da
Alessandro Profumo nel 2012, hanno determinato il crollo
dell'Istituto Toscano. La diminuzione del prezzo dell'azione bancaria
è proseguita inesorabile, salvo due picchi sporadici che l'hanno
portato a superare la soglia psicologica di 10 € in due sole
occasioni successive: marzo 2012 e giugno 2014 (dati Borsa Italiana),
ma nella chiusura di mercato della scorsa settimana: quella di
venerdì 18 settembre, il titolo ha raggiunto il valore minimo
assoluto di 1,673 €/azione.
Il Tribunale di Milano Sezione Giudice
per le indagini preliminari ha accolto la richiesta di rinvio a
Giudizio presentata il 24 aprile 2015 dai Pubblici Ministeri Giordano
Baggio e Stefano Civardi, al Giudice per l'udienza preliminare (Gup)
Livio Cristofano che ha fissato la prima udienza per il prossimo 12
ottobre alle ore 9,30 nell'aula del Palazzo di Giustizia Meneghino
[avviso di fissazione]. Gli imputati Giuseppe Mussari nel suo ruolo
di presidente della banca Monte dei Paschi di Siena, Antonio Vigni in
quello di direttore Generale e Baldassarri Gianluca come Responsabile
Area Finanza del Monte, oltre a Sayeed Sadeq Ceo di Nomura e Picci
Raffaele responsabile vendite per l'Europa sempre di Nomura (Banca
d'affari Giapponese), sono accusati di aver violato l'articolo 2622
del Codice Civile, ovvero di avere comunicato ai soci fatti non
rispondenti al vero sulla situazione economica, patrimoniale e
finanziaria della società, violazione punibile con la reclusione da
tre a otto anni, e di aver commesso il fatto in associazione e in un
contesto internazionale. In estrema sintesi i soggetti avrebbero
falsificato il bilancio societario 2009 occultando le perdite
derivate dalle cosiddette notes Alexandria, facendo apparire un
avanzo di gestione di circa 150 milioni di euro nella presentazione
del documento all'assemblea dei soci il 27 aprile 2010.
Il Giudice ha riconosciuto tra le
persone offese dal reato gli Azionisti della Banca oltre ad alcune
associazioni di consumatori e di piccoli azionisti come BuongovernoMps.
Il ruolo di questa figura assunta nel processo, consente ad essa di
costituirsi parte civile e di intraprendere una vera e propria azione
risarcitoria volta al riconoscimento ed al conseguente risarcimento
del danno che essa denuncerà di aver subito.
Tutto questo per informarvi, miei cari lettori azionisti del Monte Paschi di Siena, che la nostra associazione Nazionale e questa Federazione Provinciale hanno avviato una campagna di adesione alla costituzione di Parte civile nel processo di Milano, per informazioni su procedura e costi contattateci allo 039 8943448, al 333 9511555 o via e-mail ConfconsumatoriMonza entro il 2 ottobre.