La legge annuale per il mercato e la
concorrenza è stato un ambizioso progetto elaborato dal terzo
governo Berlusconi e rimasto tuttora inattuato. La norma che la
istituisce è la numero 99 del 23 luglio 2009, al cui interno, oltre
ad emanare alcune “disposizioni per lo sviluppo e
l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di
energia”, dispone l'adozione annuale della legge per il mercato e
la concorrenza, con lo scopo di rimuovere ostacoli regolatori
(normativi e amministrativi) all'apertura dei mercati, di promuovere
lo sviluppo della concorrenza e di garantire la tutela dei
consumatori. Il Disegno di Legge (DDL), che il Governo, su proposta
del suo Ministro dello Sviluppo Economico, deve presentare al
Parlamento per l'approvazione, deve avere appunto cadenza annuale e
deve essere trasmesso all'organo legislativo entro 60 giorni dalla
data di presentazione, al “Primo Ministro”, della Relazione annuale sull'attività svolta dall'Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato, che avviene entro il 31 marzo di ogni
anno. Per essere più chiari: il Governo, entro la fine del mese di
maggio, deve trasmettere, al Parlamento, il Disegno di Legge in
parola.
Lo stato di fatto? Il primo documento
elaborato dal Governo (dal lontano 2009) è stato redatto dal
Ministro Federica Guidi e presentato alla Camera dei Deputati il 3
aprile 2015. Trasmesso poi al Senato l'8 ottobre 2015, dopo la sua
approvazione, da dove è uscito modificato il 5 maggio 2017 e ora
giace, in attesa di essere calendarizzato nella discussione generale
dell'assemblea Camerale, sui tavoli delle Commissioni Finanze e
Attività Produttive di quel ramo del parlamento, riunite in sede
referente.
Il testo disponibile, in attesa di
un'approvazione definitiva (sì perché l'Iter di passaggio tra un
ramo e l'altro del Parlamento – la cosiddetta navetta – può
continuare fino a quando le due “camere” non siano d'accordo su
un testo identico e condiviso), è organizzato in 9 capitoli (capi in
gergo tecnico). Il primo si riferisce al grande tema delle
Assicurazioni e dei fondi pensione, si prosegue con quello delle
Comunicazioni, a cui seguono modifiche normative per i Servizi
Postali, l'Energia, l'Ambiente, i Servizi Bancari, quelli
Professionali, Sanitari ed infine variano alcune regole nel campo del
Turismo e dei Servizi di Trasporto.
L'approvazione del Testo legislativo
modificato al Senato, e quindi trasmesso alla Camera per la seconda
lettura, è avvenuta con la posizione del voto di fiducia da parte
del Governo. Un forte segnale politico che potremmo interpretare con
una ferma volontà esecutiva a voler terminare in tempi rapidi la
promulgazione della Legge, senza l'apporto di altre ulteriori
variazioni. Questa fretta si è anche però già rivelata una scelta
deludente per il Garante della Privacy: Antonello Soro, che nel testo
provvisorio della norma non ha trovato la proposta discussa in
commissione parlamentare per limitare e regolare le ormai fastidiose
telefonate indesiderate, che avrebbe visto l'implementazione del
Registro delle Opposizioni, con l'estensione alla possibilità
d'iscrizione delle numerazioni mobili. Il giudizio complessivo
espresso pubblicamente da Federconsumatori-Adusbef bolla come inutile
e dannosa per i consumatori l'atto uscito dal Senato.
Noi ci riserveremo un'analisi minuziosa del testo definitivamente approvato, prima di esprimere una complessiva valutazione
sull'utilità ed efficacia delle modifiche normative introdotte.