La scorsa settimana: martedì 3 aprile, la presidente regionale di
Confconsumatori Lombardia e referente Nazionale: Francesca Arnaboldi,
ha incontrato, nell'ambito di un giro consultivo avviato tra BPM
(Banca Popolare di Milano) ed associazioni di Consumatori, Fabio
Faina ed alcuni legali della Banca. Dal colloquio sarebbe emersa
l'intenzione conciliativa dell'Istituto, che avrebbe all'uopo già
accantonato 40 milioni di euro. La procedura, nelle intenzioni della
Società, alla cui definizione contribuirebbero anche le associazioni
dei risparmiatori, prevederebbe l'individuazione di tre classi per
raggruppare gli acquirenti del famoso Convertendo, classificati in
base alla propria cultura finanziaria: gli esperti (come gli
investitori istituzionali); i medi (la maggior parte dei consumatori)
e gli scarsi (quelli che hanno subito i maggiori danni economici).
L'accordo dovrà essere formalizzato entro il prossimo 22 maggio:
giorno in cui l'Azione Collettiva avviata da Federconsumatori
riceverà il verdetto di ammissibilità. Vedremo quale sarà
l'ammontare delle proposte risarcitorie e la loro congruità, se
saranno inadeguate si potrà agire prima davanti all'arbitro bancario
e poi in giudizio. State collegati per il prossimo aggiornamento.