Il prestito obbligazionario oggetto di questo Post (il famigerato Convertendo del titolo) ha subito alcune vicissitudini e determinato tra i sottoscrittori ingenti perdite di capitale investito: fino al 90%. Alcune associazioni di Consumatori: Confconsumatori, Federconsumatori ed Adusbef, stanno organizzando gli obbligazionisti danneggiati e promuovendo un’azione risarcitoria collettiva (
class action), anche la Magistratura indaga sulla vicenda. I
rumours di queste ore provenienti dal
Management, apparsi sulla stampa, annuncerebbero una soluzione interna: ovvero l’emissione di un altro titolo a scadenza quinquennale con rendimento a due cifre (12%), che consentirebbe un recupero parziale dell’investimento.
Lo strumento finanziario (ovvero la struttura dell’obbligazione). Sfogliando i documenti (prospetto informativo e caratteristiche) disponibili sul sito dell’Emittente (
Banca Popolare di Milano), si apprende la natura strutturata del prestito; infatti i titoli sarebbero composti da un’obbligazione
senior e da un derivato, a sua volta costituito dall’acquisto implicito di un’opzione
call di tipo americano (esercitabile nel corso dell’intera durata del prestito) e da una vendita, sempre implicita, di un’opzione
put tipo europea (solo a scadenza). Lo
strike price delle opzioni citate sarebbe fissato a 7 euro e 6 rispettivamente con rapporti di conversione Obbligazione/Azione 1/14,286 e 1/16,667. La durata del godimento, remunerato con il tasso d’interessi del 6,75%, cedola annuale, decorrerebbe dal 3 luglio 2009 al I giugno 2013 quando la conversione sarebbe obbligata con la scadenza. Grado di rischio molto alto: 5 su scala da 1 a 5. Collocamento riservato al pubblico intrattenente rapporti di conto corrente e titoli con la Banca e sue associate, che ne avrebbe acquistato per un controvalore di 406.285.100 euro (valore nominale 100) pari al 58,41% dell’offerta totale.
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La conversione dell'Obbligazione |
Le dolenti note. L’approvazione del piano industriale 2011-13 ha indotto gli organi societari (Consiglio di Amministrazione ed Assemblea dei Soci) a proporre due sostanziali modifiche al Regolamento dell’investimento sopra richiamato, sottoposte all’approvazione dell’Assemblea degli obbligazionisti dello scorso 22 dicembre. La prima: riduzione del prezzo e conseguente modifica del rapporto di conversione: 2,71 euro (invece di 6) e 36,90 azioni per Obbligazione invece di 16,667. La seconda: anticipata la data di scadenza al 29 dicembre 2011. Gli obbligazionisti approvavano in maggioranza ed i soldi investiti si volatilizzavano. Il recente aumento di capitale estivo/autunnale di 800 milioni di euro proposto al mercato con l’offerta pubblica di acquisto di azioni a 0,30 euro l’una e l’inasprirsi della crisi finanziaria, hanno precipitato il titolo Bpm sul MTA a 0,3816 euro/az (quotazione del 30 gennaio 2012) producendo la grave perdita descritta.
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