mercoledì 18 novembre 2020

L'innovazione digitale nella Pubblica Amministrazione: Spid e IO


Il recente decreto Semplificazione (per i cultori dell'approfondimento i riferimenti normativi sono: D.L.76/2020 “Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale”, convertito con modificazioni nella Legge 120 dell' 11 settembre 2020), ha introdotto alcuni importanti aggiornamenti al Codice dell'amministrazione digitale (D.L.vo 82/2005): il testo legislativo base su cui si fonda il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
Qui, troviamo definiti i concetti d'identità digitale e domicilio digitale, regole di comunicazione e organizzazione digitale tra gli enti istituzionali della Repubblica e ancora: modalità di fruizione e conservazione dei dati delle pubbliche amministrazioni, trasmissione informatica documentale e sistema pubblico di connettività.
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), e la Carta d'identità Elettronica (CIE), dal prossimo 28 febbraio 2021, saranno le uniche credenziali utili per l'accesso ai servizi digitali offerti dalla pubblica amministrazione, da quella Nazionale alla territoriale (Regioni e Comuni) passando per gli enti pubblici e le agenzie. Perciò, per accedere, per esempio, alla dichiarazione dei redditi pre-compilata, ci si dovrà autenticare sul sito dell'agenzia delle entrate tramite Spid o Cie.
Ottenere un'identità digitale è piuttosto semplice: il primo passo da compiere è quello di visitare il sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale: spid.gov.it, possedere un indirizzo di posta elettronica (e-mail) , il numero di cellulare abitualmente in uso, carta d'identità e tessera sanitaria. Il secondo passo da compiere è quello della scelta dell'Identity Provider (l'impresa che materialmente offre e garantisce, in convenzione con l'agenzia governativa, il servizio d'identità digitale), sono 9 quelli accreditati, ciascuno dei quali fornisce diversi livelli di sicurezza, e modalità di riconoscimento: di persona; via webcam, o con firma digitale. Una volta espletate le formalità, al richiedente verrà assegnata la sua identità digitale, costituita da un nome utente e una password associata, validi per l'accesso a tutti i servizi resi disponibili dalla pubblica amministrazione. Una valida semplificazione se si pensa alla scocciatura di dover affrontare ogni volta una nuova procedura di registrazione per poter accedere ai diversi servizi digitali pubblici.
L'uso della Carta d'identità Elettronica prevede il possesso di un lettore da collegare al computer che riconosca i dati della smart card abilitata.
Un'altra importante novità, è rappresentata dall'intenzione d'implementare le potenzialità dell'applicazione per smartphone IO, realizzata dalla società pubblica PagoPa S.p.a con lo scopo di diffondere i servizi digitali in Italia. L'applicazione, diffusasi la scorsa estate per l'erogazione del Bonus Vacanze, diventerà il primo canale di accesso ai servizi pubblici tramite app. Qui, trovano già spazio, ed entro il prossimo febbraio dovranno renderli disponibili tutti gli enti locali, alcuni servizi di notifica e pagamento dei tributi comunali (come Tari, Tasi e Imu), attivi per i cittadini di Milano, Torino, Palermo, Venezia, Reggio Emilia, Roma e altri comuni minori.
Il futuro ci attende, servizi digitali semplici, accessibili e sicuri possono semplificarci la vita.