venerdì 9 dicembre 2011

Il decreto salva Italia (la manovra Monti) e le tasche dei Consumatori


Tasche vuote
Le dimissioni del governo Berlusconi ed il nuovo incarico al professor Mario Monti, hanno indubbiamente rappresentato una svolta per la situazione economico-politica del nostro Paese. Gli indicatori finanziari (lo spread Btp/Bund a dieci anni e l'indice borsistico Milanese Ftse Mib), hanno registrato valori positivi. In queste ore, però, con il vertice Europeo in corso, oscillazioni incerte spaventano i mercati. Il primo provvedimento normativo del neo-Governo, licenziato dal Consiglio dei ministri nella serata di domenica 4 dicembre ed emanato dal Presidente della Repubblica martedì 6, contiene disposizioni per lo sviluppo, l'equità ed il consolidamento dei conti pubblici. Tralasciando le novità in materia pensionistica (che riguardano il nostro ruolo di lavoratori) e le agevolazioni fiscali per le imprese oltre che la soppressione di enti ed il sostegno alle politiche industriali (di valore politico appunto), guardiamo agli effetti per le tasche dei consumatori. Le prime note dolenti emergono dall'aumento delle accise per i carburanti: benzina e gasolio aumenteranno (per la verità sono già aumentati) di 14 e 17 €cent/litro, mentre GPL e metano di 4 al Kg e di 0,4 € mill/mc rispettivamente. Sul fronte delle maggiori entrate, ovvero dell'aumento di spese (tasse) per gli utenti, possiamo citare l'introduzione dell'imposta municipale propria (l'ICI); della tassa comunale su rifiuti e servizi ed il balzello sui titoli e gli strumenti finanziari (sotto forma di bollo per le comunicazioni in misura dello 0,1% nel 2012 e dello 0,15 nel 2013). Per i consumatori più ricchi avremo poi il super bollo, applicato alle auto con potenza superiore a 175 kW (pagheranno 20 € in più per ogni kW maggiore del limite citato); avremo imposte per imbarcazioni (oltre i 10 metri) ed aeromobili (compresi gli elicotteri), mentre l'ulteriore incremento dell'Iva avverrà il prossimo settembre. La soglia di tracciabilità dei pagamenti in contanti scende a 1000 euro e la prescrizione per il cambio delle lire è anticipata: le banconote e le monete son'ora prive di valore: inconvertibili. Infine le buone notizie: restano gli incentivi e le agevolazioni fiscali per la ristrutturazione degli edifici e per il miglioramento della loro efficienza energetica; sono adottate misure per la liberalizzazione delle attività commerciali e dei trasporti (ferrovie, aeroporti e porti); potenziata l'attività di controllo dell'Antitrust e migliorata la concorrenza. Queste ultime norme dovrebbero favorire l'attività consumeristica: aumentando l'offerta e diminuendo i prezzi (si spera!). 
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