mercoledì 27 gennaio 2016

Conversione Lire/Euro: riaperti i termini di prescrizione

La sentenza 216/2015 della Corte Costituzionale depositata lo scorso novembre, ha giudicato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 26 del Decreto Legge 201/2001 (noto come decreto Salva Italia, -siamo all'inizio dell'attività del Governo Monti- ndr), che tra le misure adottate per la riduzione del debito pubblico e contemplate nel provvedimento legislativo, introdusse la prescrizione anticipata delle lire in circolazione: anticipò infatti la possibilità di convertirle in euro al 6 dicembre 2011, invece del 28 febbraio 2012 come previsto dalle disposizioni per l'introduzione dell'Euro nell'ordinamento Nazionale (art.52 ter D.L.vo 213/1998). Il controvalore, stimato in 1,3 miliardi di euro, venne contabilizzato nel fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.
Nel comunicato della Banca d'Italia datato 21 gennaio 2016, si annuncia che presso le filiali in cui si svolge il servizio di tesoreria dello Stato (nella nostra Regione in quella di Milano) sarà possibile dal 22 gennaio 2016 convertire banconote e monete del vecchio conio in euro a patto di produrre idonea documentazione che attesti la volontà di conversione svolta allora, ma rifiutata dalla banca.
Il mio consiglio è quello di tentare comunque l'operazione di cambio ed in caso di diniego farsi rilasciare almeno un'attestazione scritta che certifichi il tentativo, per interrompere così i termini di prescrizione in previsione di un'eventuale azione giudiziaria.

mercoledì 20 gennaio 2016

Canone Rai nella bolletta elettrica

Nella legge di stabilità 2016 (la n.208 del 28 dicembre 2015), che contempla le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato e che per inciso si compone di un solo articolo suddiviso in quasi 1000 commi (sono 999 per la precisione), viene introdotta un'importante novità in materia di canone per l'abbonamento alla televisione. Sono i commi dal 152 e seguenti che dettano le nuove regole per il pagamento del canone Rai. Innanzitutto determinano il suo ammontare, che decresce da 113,50 € previsti per il 2015 alla cifra tonda di 100 € per il 2016. Poi la modalità di pagamento: viene suddiviso in 10 rate, ciascuna delle quali addebitata nella bolletta elettrica successiva alla scadenza. In particolare le rate s'intendono scadute il primo giorno del mese da gennaio ad ottobre ed in fattura troveremo una distinta indicazione dal resto del documento. Per consentire alle aziende elettriche di adeguare il processo di fatturazione, nelle prossime bollette elettriche, quelle estive: emesse successivamente al I luglio 2016, troveremo l'ammontare delle 7 rate fin'allora scadute (da gennaio a luglio: ovvero l'addebito di 70 €). Il regio decreto del 1938 il n.246 poi convertito nella legge 880 del 4 giugno 1938 che ha istituito per la prima volta la tassa di possesso dell'apparato radiotelevisivo, subisce alcune rilevanti modificazioni: in particolare si presume la presenza di un apparecchio atto o adattabile alla ricezione del segnale radio-televisivo in ogni abitazione in cui sia attiva un'utenza elettrica e sarà tenuto al pagamento il soggetto intestatario della corrente che abbia in quella dimora stabilito la propria residenza anagrafica. Perciò tutti gli enti pubblici e privati: il Ministero dell'Interno; i Comuni; l'Autorità di settore e le imprese elettriche, potranno scambiarsi informazioni per individuare i soggetti obbligati all'addebito del canone in bolletta. Non sarà più possibile chiedere il suggellamento dell'apparecchio e la dichiarazione di non possesso dovrà essere spedita all'Agenzia delle Entrate con la forma dell'autocertificazione e sarà valida solo per l'anno in cui viene presentata. Infine sale a 8000 euro la soglia di reddito annuo che dispensa i 75 enni dal pagamento del canone. Per tutte le altre novità non ci resta che attendere la scadenza del prossimo luglio.

mercoledì 13 gennaio 2016

Energia: diminuiscono le tariffe di gas ed elettricità

Nel comunicato stampa diffuso dall'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico (AGEESI) il 28 dicembre 2015: l'appuntamento fisso di fine anno in cui si pubblicano le nuove tariffe per il primo trimestre di quello nuovo, si annuncia la diminuzione dei costi del kilowattora e del metro cubo di gas metano. In particolare dal I gennaio 2016 fino al 31 marzo 2016 il costo complessivo (in tutte le sue componenti: quota energia; oneri di commercializzazione, distribuzione ecc...) del Kilowattora di energia elettrica per i clienti del mercato “tutelato” sarà di 18,84 centesimi di €, mentre per un m3 di gas naturale sborseremo 76,93 centesimi di €. Queste le tariffe per il cliente domestico/famiglia tipo che consuma mediamente 2.700 KWH l'anno con potenza impegnata di 3KW e brucia con riscaldamento autonomo 1.400 m3 di gas naturale e che vedrà un risparmio sulla bolletta di quasi 60 euro sull'intero anno scorrevole (dal I aprile 2015 al 31 marzo 2016). Il I gennaio 2016 segna anche altre due importanti novità nel mercato energetico: le nuove regole per la trasmissione, distribuzione e misura nel settore elettrico, improntate ad una gestione più “intelligente” (smart) ed efficiente delle reti, che porterà un risparmio stimato per l'intero sistema di circa 700 milioni di euro per il solo 2016 e che congiunto agli analoghi risparmi ottenibili dal settore gas farà lievitare la diminuzione complessiva degli oneri generali di rete a circa 1 miliardo, con ovvi benefici economici distribuiti anche sui consumatori finali. È in arrivo la bolletta 2.0 dal formato semplificato e più leggibile, inoltre per incentivare la distribuzione on-line delle fatture, i consumatori tutelati che avranno l'addebito automatico delle bollette sul proprio conto corrente, le riceveranno solo digitali ed avranno uno sconto annuale di 6 euro sui consumi.
L'immagine grafica che accompagna il post, mostra le variazioni percentuali delle tariffe di gas ed elettricità dal I trimestre 2009 quando il Kwh costava 17,147 c€ ed il gas 79,33 c€/m3 già in diminuzione del 5,1% e dell'1% rispettivamente, sui costi dell'anno scorrevole precedente (I aprile 2008 – 31 marzo 2009), così giusto per mera curiosità statistica.

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mercoledì 6 gennaio 2016

Saldi invernali 2016: consigli per gli acquisti

I primi giorni dell'anno di ogni nuovo inizio sono caratterizzati dal più importante e diffuso evento commerciale della stagione: i Saldi invernali, che si distinguono da quelli estivi per l'ovvia periodicità in cui essi ricadono. La data di avvio della caccia agli sconti e della loro pubblicizzazione da parte degli operatori commerciali, è decisa da ciascuna Regione a cui è delegata la legislazione in materia commerciale. Nella nostra: la Lombardia, è la Delibera di Giunta Regionale 2667 del 14 dicembre 2011 che ha stabilito la data d'inizio dei saldi invernali nel primo giorno feriale antecedente l'Epifania: quest'anno coincidente con martedì 5 gennaio. Il periodo di “svendita” durerà 60 giorni: fino all'inizio del prossimo marzo. Oggetto delle vendite straordinarie (quelle scontate) potranno essere tutti quei prodotti non alimentari di carattere stagionale o articoli di moda che se non venduti entro un certo tempo siano suscettibili di notevole deprezzamento.
I negozianti sono obbligati a fornire specifiche informazioni a tutela del consumatore (ex art.117 L.R.6 del 2 febbraio 2010) quali: l'indicazione del prezzo normale di vendita iniziale del bene e lo sconto o ribasso applicato espresso in percentuale, è facoltativa l'esposizione del prezzo scontato; la merce soggetta a sconto e/o ribasso deve essere fisicamente separata dalla restante merce posta in vendita a condizione di prezzo normale; in caso il prodotto acquistato risulti difettoso il consumatore avrà diritto alla sua riparazione o sostituzione o ancora al rimborso del prezzo nel caso in cui i due rimedi siano inattuabili, così come previsto dagli articoli 128 e seguenti del Codice del Consumo (D.L.vo206/2005) sulla garanzia legale di conformità e garanzie commerciali per i beni di consumo.
La recente indagine realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere sulle abitudini di acquisto delle famiglie Brianzole e Lombarde dal titolo: “ Le famiglie e le Festività Natalizie. Monza e Brianza e Lombardia. Dicembre 2015”, ha evidenziato come il budget medio regionale destinato agli acquisti di abbigliamento e calzature nel periodo di saldi sia di 175 € per acquirente, in aumento di 40 € su quello dell'anno scorso. Saranno i consumatori Varesini i più “spendaccioni” della regione con un budget previsto di 194 €, mentre quelli Brianzoli si fermeranno a 169 €.
Non mi resta che augurarvi buoni acquisti miei cari lettori e contattateci per ogni necessità.