mercoledì 14 ottobre 2020

Rimborso di abbonamenti a palestre e spettacoli


Gli ormai famosi Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (abbreviati in DPCM), che durante il periodo di chiusura totale delle attività economiche e sociali (cosiddetto lockdown), adottati con il fine di limitare la propagazione dell'epidemia causata dal Covid-19; oltre a limitare i viaggi e le vacanze, hanno imposto anche la sospensione delle attività sportive, l'accesso ai musei e ad altri luoghi di cultura nonché la messa in scena di spettacoli e concerti.
I Decreti Legge, emanati dal Governo per fronteggiare l'emergenza economica scatenata dalle misure di confinamento, hanno previsto forme d'indennizzo per chi fosse stato in possesso di abbonamenti a palestre, piscine o centri sportivi in genere e di titoli di accesso a musei, spettacoli e altri luoghi della cultura.
Il Decreto Rilancio (D.L.34/2020), convertito nella legge 77 del 17 luglio 2020, all'articolo 216 comma 4, disciplina lo schema di rimborso dei contratti di abbonamento per l'accesso a palestre, piscine e impianti sportivi di ogni tipo. La premessa, come ormai abbiamo imparato a conoscere dal caso dell'annullamento dei viaggi e dei pacchetti turistici, è la dichiarazione dell'impossibilità sopravvenuta (ex art.1463 Codice Civile), dalla data di entrata in vigore dei DPCM che dichiaravano la chiusura totale delle attività economiche e sociali. Questa dichiarazione, implica che nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata dalla prestazione dovuta (la palestra), non potrà chiedere la controprestazione (il pagamento dell'abbonamento) al consumatore, ma dovrà restituire quella che abbia già ricevuto. La norma, prevede che gli abbonati possano presentare istanza di rimborso della quota di abbonamento non fruita nei periodi di sospensione dell'attività sportiva. Tale richiesta dovrà essere inoltrata al gestore dell'impianto sportivo, entro 30 giorni dalla data di conversione in legge del decreto, ovvero entro il 18 agosto 2020. Da parte sua, il gestore dell'impianto sportivo, entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta di rimborso, potrà indennizzare il cliente, con l'emissione di un buono di pari valore, spendibile entro un anno dalla data di cessazione delle misure di confinamento.
Analogamente, per il rimborso dei titoli di accesso a spettacoli di qualsiasi natura, anche cinematografici e teatrali, biglietti d'ingresso a musei e agli altri luoghi della cultura; si è ricorsi all'impossibilità sopravvenuta della prestazione. Questa volta è il Decreto Cura Italia (18/2020) convertito nella legge 27 del 24 aprile 2020, che all'articolo 88 dispone le modalità di erogazione del rimborso degli spettacoli annullati. I soggetti acquirenti, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto: ovvero entro il 17 aprile 2020, o dalla data di cancellazione dell'evento, presenteranno all'organizzatore dello spettacolo, apposita istanza di rimborso, a cui l'organizzatore potrà provvedere con l'emissione del solito voucher di pari valore, utilizzabile entro 18 mesi dall'emissione.
Ora i termini di presentazione delle due tipologie d'istanza di rimborso, sono evidentemente scaduti, tuttavia siamo a disposizione per tutelare gli interessi di quei consumatori, che avendo seguito, entro i termini, lo schema di rimborso, si siano visti negati dal venditore i loro diritti.
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