mercoledì 17 maggio 2017

DDL Concorrenza in dirittura d'arrivo (forse)

La legge annuale per il mercato e la concorrenza è stato un ambizioso progetto elaborato dal terzo governo Berlusconi e rimasto tuttora inattuato. La norma che la istituisce è la numero 99 del 23 luglio 2009, al cui interno, oltre ad emanare alcune “disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”, dispone l'adozione annuale della legge per il mercato e la concorrenza, con lo scopo di rimuovere ostacoli regolatori (normativi e amministrativi) all'apertura dei mercati, di promuovere lo sviluppo della concorrenza e di garantire la tutela dei consumatori. Il Disegno di Legge (DDL), che il Governo, su proposta del suo Ministro dello Sviluppo Economico, deve presentare al Parlamento per l'approvazione, deve avere appunto cadenza annuale e deve essere trasmesso all'organo legislativo entro 60 giorni dalla data di presentazione, al “Primo Ministro”, della Relazione annuale sull'attività svolta dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che avviene entro il 31 marzo di ogni anno. Per essere più chiari: il Governo, entro la fine del mese di maggio, deve trasmettere, al Parlamento, il Disegno di Legge in parola.
Lo stato di fatto? Il primo documento elaborato dal Governo (dal lontano 2009) è stato redatto dal Ministro Federica Guidi e presentato alla Camera dei Deputati il 3 aprile 2015. Trasmesso poi al Senato l'8 ottobre 2015, dopo la sua approvazione, da dove è uscito modificato il 5 maggio 2017 e ora giace, in attesa di essere calendarizzato nella discussione generale dell'assemblea Camerale, sui tavoli delle Commissioni Finanze e Attività Produttive di quel ramo del parlamento, riunite in sede referente.
Il testo disponibile, in attesa di un'approvazione definitiva (sì perché l'Iter di passaggio tra un ramo e l'altro del Parlamento – la cosiddetta navetta – può continuare fino a quando le due “camere” non siano d'accordo su un testo identico e condiviso), è organizzato in 9 capitoli (capi in gergo tecnico). Il primo si riferisce al grande tema delle Assicurazioni e dei fondi pensione, si prosegue con quello delle Comunicazioni, a cui seguono modifiche normative per i Servizi Postali, l'Energia, l'Ambiente, i Servizi Bancari, quelli Professionali, Sanitari ed infine variano alcune regole nel campo del Turismo e dei Servizi di Trasporto.
L'approvazione del Testo legislativo modificato al Senato, e quindi trasmesso alla Camera per la seconda lettura, è avvenuta con la posizione del voto di fiducia da parte del Governo. Un forte segnale politico che potremmo interpretare con una ferma volontà esecutiva a voler terminare in tempi rapidi la promulgazione della Legge, senza l'apporto di altre ulteriori variazioni. Questa fretta si è anche però già rivelata una scelta deludente per il Garante della Privacy: Antonello Soro, che nel testo provvisorio della norma non ha trovato la proposta discussa in commissione parlamentare per limitare e regolare le ormai fastidiose telefonate indesiderate, che avrebbe visto l'implementazione del Registro delle Opposizioni, con l'estensione alla possibilità d'iscrizione delle numerazioni mobili. Il giudizio complessivo espresso pubblicamente da Federconsumatori-Adusbef bolla come inutile e dannosa per i consumatori l'atto uscito dal Senato.
Noi ci riserveremo un'analisi minuziosa del testo definitivamente approvato, prima di esprimere una complessiva valutazione sull'utilità ed efficacia delle modifiche normative introdotte.