mercoledì 21 settembre 2016

Dieselgate VolksWagen, buon compleanno

Un anno è già trascorso, da quando, nel settembre 2015 scoppiò lo scandalo VolksWagen. La casa automobilistica Tedesca, fu costretta ad ammettere di avere implementato un software, che installato nelle centraline elettroniche dei motori di alcuni modelli prodotti dall'azienda, fosse in grado di falsare i risultati delle prove tecniche di omologazione relative alla quantità di inquinanti emessi dai gas di scarico delle sue autovetture. In parole povere, l'algoritmo riusciva a modulare l'emissione di gas nocivi, come gli ossidi di azoto, quando l'auto era soggetta a prove di laboratorio, e a far rientrare così i parametri ottenuti entro i limiti fissati dalle normative ambientali, Statunitensi ed Europee. In realtà tali valori, come appurato dall'americano Peter Mock, ricercatore dell'International Council Clean Trasportation, risultavano nettamente superiori a quelli dichiarati quando l'auto era soggetta al suo normale uso ordinario.
Le Autorità Statunitensi, nei mesi scorsi, hanno raggiunto un accordo stragiudiziale con il colosso automobilistico di Friedburg, che ha determinato un costo per la Volkswagen di 15,3 miliardi di dollari: 10 dei quali alimenteranno la costituzione di un nuovo fondo che finanzierà: il riacquisto degli autoveicoli incriminati di cui eventualmente i consumatori vorranno liberarsi; le riparazioni e gli indennizzi variabili tra i 5 e 10 mila dollari per veicolo.2,7 mld sarà l'indennizzo da versare all'Ente per la protezione ambientale Americano in tre anni, a compensazione dei danni ambientali procurati dall'inquinamento atmosferico. 2 mld sarà l'ammontare degli investimenti che l'azienda dovrà fare in dieci anni per sviluppare tecnologie ed infrastrutture destinate ai veicoli elettrici e 600 milioni invece saranno i dollari da versare a 44 stati per chiudere le cause intentate a livello statale a protezione dei diritti dei consumatori. Il numero dei veicoli coinvolti, i modelli di Golf, Jetta, Passat, Beetle e Audi A3, venduti sul mercato americano, sarebbe di 475 mila.
In Europa invece? Sarà la commissione Europea, nei panni della Commissaria alla Giustizia Vĕra Jourová's, a coordinare le azioni legali intentate dalle associazioni dei consumatori continentali e dalle Autorità Giuridiche dei singoli stati membri. La responsabile della giustizia Europea, ritiene che siano state violate, dalla casa automobilistica, almeno due direttive: quella sulle pratiche commerciali scorrette e quella sulla garanzia post-vendita. Qui i numeri in gioco sono decisamente superiori rispetto ai valori del mercato d'oltre oceano, perché i veicoli coinvolti sarebbero nell'ordine di 8,5 milioni. Oggi l'incontro della Commissaria con Garcia Sanz membro del direttivo Volkswagen, l'8 settembre scorso c'è stato l'incontro con i rappresentanti delle associazioni dei consumatori e per giovedì prossimo (29 settembre) è atteso quello con le Autorità Giudiziarie Nazionali. Intanto nel comunicato stampa diffuso l'8 agosto scorso, la nostra Autorità nazionale, Garante della Concorrenza e del Mercato, ha annunciato la sanzione di 5 milioni di euro comminata a VolksWagen per manipolazione del sistema di controllo delle emissioni inquinanti.