mercoledì 22 giugno 2016

Green Network di nuovo nel mirino dell'Antitrust

Green Network, la società venditrice di energia elettrica e gas attiva sul mercato Italiano dell'energia dal 2003, fondata da Piero Saulli (ex manager Enel) e dalla moglie Sabrina Corbo, che si appresterebbe a sbarcare anche sul mercato Inglese e che punterebbe all'obiettivo di raggiungere 400 mila clienti nei due mercati energetici; è finita nuovamente tra le grinfie dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Questa volta l'Antitrust, nella sua adunanza dell'8 giugno 2016, ha contestato alla società energetica la violazione dell'articolo 27 comma 12 del Codice del Consumo (D.L.vo 206/2005): ovvero l'inottemperanza alle disposizioni ed ai provvedimenti impartiti con una sua precedente delibera la n.25708 dell'11 novembre 2015 in cui l'Istituzione regolatoria intimava a Green Network l'immediata cessazione di pratiche commerciali considerate scorrette. Le modalità di procacciamento dei clienti attraverso i canali teleselling (telefonici) e door to door (porta a porta) sono risultate in palese violazione dei diritti dei consumatori, spesso dando avvio a forniture non richieste ed anche l'informativa per l'esercizio del diritto di recesso (applicabile ai casi dei contratti stipulati fuori dai locali commerciali: quelli cioè negoziati a distanza) è risultata carente ed opaca, limitando appunto l'azione di autotutela dei consumatori medesimi.
Per questi ed altri motivi l'Autorità ha sanzionato Green Network al pagamento di complessivi 340 mila euro ed ora, considerato che le attività di pratiche commerciali scorrette sarebbero continuate, rischia un'ulteriore sanzione amministrativa compresa tra 10 mila e 5 milioni di euro, il cui ammontare sarà determinato in base all'entità del fatturato della società.
I fondi derivanti dall'irrogazione di queste sanzioni finanziano i progetti per la tutela dei consumatori, attuati dalle loro associazioni rappresentative tramite anche le istituzioni Regionali. Perciò il consiglio è quello di segnalare ogni comportamento scorretto all'Autorità Garante della Concorrenza e del mercato attraverso il numero verde 800 166 661 o mediante gli altri canali messi a disposizione dallo Sportello Antitrust.